Meglio il coprifuoco o un sano rumore?

Meglio il coprifuoco o un sano rumore?
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I saluzzesi non finiscono mai di stupirmi… Dopo essersi lamentati per mesi delle restrizioni imposte dal governo per la dolente pandemia, ora che si avvicina il liberi tutti, molti si lamentano dell’imminente scomparsa del coprifuoco. Quasi come se dover essere tutti a casa allo scoccare di un’ora precisa, stile Cenerentola, sia una situazione migliore, forse più rassicurante. Sicuramente meno “rumorosa”!

Io capisco che l’estate e la sua conseguente movida, porti disturbo a molti cittadini, soprattutto quelli che vivono in centro, ma sarebbe mai giusto impedire ai più nottambuli di uscire la sera sino a tardi come, da che mondo è mondo, si è sempre fatto con l’arrivo del primo caldo?

Conosco bene la questione legata al rumore che la vita notturna di bar e locali, inevitabilmente ci porta sotto casa ed entra dalle nostre finestre, lasciate ora aperte per la calura stagionale.

Domando: si può fermare il mondo della notte solo perché ora ci siamo tutti abituati al silenzio e la pace che il lockdown ha portato nelle nostre città?

Non finisce qui perché parlandone con una psicologa del territorio, scopro che la realtà è che molti di noi alla fine si sono abituati a questa nuova vita da emergenza Covid, e adesso si crogiolano in quelle che ormai, volenti o nolenti, sono diventate le loro certezze, la loro zona di comfort, tanto che ora a qualcuno viene difficile ritornare al prima.

Anzi, da quello che leggo tra le righe della psicologa, capisco che nulla sarà più come prima.

E così, molti di noi, novelli pantofolai abituati ad un certo tipo di comportamenti come l’acquisto online su Amazon, non torneranno più a fare compere nei negozi sotto i portici. E molti altri, magari abituati ora a guardarsi un film su Netflix, difficilmente torneranno poi al cinema Italia e via discorrendo.

Molti che andavano in palestra, negli ultimi mesi si sono comprati gli attrezzi basici del fitness e hanno iniziato ad allenarsi in casa. E nel frattempo che riaprisse la nostra bella piscina comunale, hanno cambiato attività sportiva lasciando cadere il nuoto nel dimenticatoio.

«Bisogna che tutto cambi perché tutto rimanga com’era» recitava una celebre frase dell’ottocentesco Gattopardo… Bei tempi!

Nella nostra realtà moderna, invece tutto è cambiato, ma purtroppo nulla sarà più come prima.

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