Una misteriosa ombra avvolge il Viso: la magia di Brocken
Immortalato da Beppe Perlo a Ghisola. Lunedì, ne parla anche “geo&geo” in tv

Una misteriosa ombra segue e replica il profilo del Monviso, creando un effetto ottico sorprendente e suggestivo. Non è un foto-ritocco, non è l’intelligenza artificiale, ma lo scatto incredibile di Beppe Perlo che, a Ghisola, frazione di Paesana, immortala il Re di Pietra interessato dallo spettro di Brocken. L’agente di polizia municipale e volontario del Soccorso Alpino ha avuto la fortuna di immortalare un fenomeno ottico che si verifica in condizioni particolari: avviene nel momento in cui l’ombra di un osservatore, proiettata su della nebbia o nuvole, appare ingrandita e circondata da un alone colorato. A diffondere sui social l’immagine Davide Giordano, elicotterista contattato anche dalla trasmissione Geo e Geo, che ha effettuato un approfondimento nella giornata di martedì.
Dice l’appassionato di montagna: «Forse noi ci siamo abituati e per questo non ce ne rendiamo conto, ma i tramonti ai piedi delle montagne sono stupendi: dovremmo più spesso alzare gli occhi al cielo e goderceli».
La manifestazione dello spettro di Brocken richiede una geometria specifica: la presenza di nebbia o nubi a un livello più basso di chi sta osservando il fenomeno e il sole esattamente alle sue spalle, cosa che rende il fenomeno meglio osservabile in montagna o a bordo di un aereo. L’ombra dell’osservatore che viene proiettata sulle nubi o sulla nebbia può assumere grandi proporzioni. Deriva da un fenomeno di rifrazione simile a quello dell’arcobaleno. La dispersione della luce crea un effetto visivo spettacolare e iridescente, simile, appunto, a un arcobaleno.
Alle 17,33 di lunedì sera tutte queste condizioni si sono ricreate per pochi secondi e Perlo è stato svelto a coglierne l’attimo.
Il termine “spettro” associato a questo fenomeno ha radici molto lontane nel tempo, ed è dovuto al fatto che l’ombra, proiettata sulla nebbia, presenta bordi sfumati e può sembrare indefinita e spaventosa, generando l’illusione che si tratti un fantasma. Brocken invece è il nome di una montagna dell’Harz, catena dello stato federale della Sassonia, in Germania, la cui vetta è circondata da nubi per circa 300 giorni all’anno rendendo così più frequente la probabilità di imbattersi in fenomeni di questo tipo.