Due mesi di viaggio, sedici paesi attraversati (Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Grecia, Romania, Ungheria, Turchia, Georgia, Azerbaijan, Armenia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakistan e Russia) e 18 mila chilometri percorsi sulle strade dell’Asia. Questi sono i numeri dell’ultima avventura dei due moto-viaggiatori morettesi, Franco Ballatore e Nadia Chiavassa, che a bordo della loro Yamaha Tènèrè hanno raggiunto la leggendaria città di Samarcanda in Uzbekistan seguendo l’altica Via della Seta.
Anche in questo viaggio gli imprevisti non sono mancati racconta Franco, navigato “overlander”, con all’attivo 157 Paesi visitati nel mondo e oltre 400 mila chilometri di strade solcate nei cinque continenti: «Eravamo in Turchia, quasi sul confine con l’Iran quando è scoppiata la guerra. Per due settimane non siamo potuti entrare. I visti stavano per scadere quando, a ostilità terminate, siamo riusciti a varcare la frontiera per raggiungere velocemente il confine con il Turkmenistan».
Prosegue Ballatore: «Raggiunta Samarcanda abbiamo intrapreso il percorso di rientro attraversando Kazakistan e Russia. Anche nel paese coinvolto nel conflitto con l’Ucraina la situazione non è stata semplice: impossibile usare le carte di credito, e molto complicato riuscire a cambiare euro o dollari in valuta locale. I satelliti erano schermati e il navigatore sembrava impazzito. Orientarsi nei grandi centri urbani, tra cartelli scritti in cirillico e pochissime persone che parlavano inglese mi ha riportato al modo di viaggiare di una volta».
«Percorrere chilometri di deserto sconfinato di Kazakistan, destreggiarsi nel traffico caotico dell’Iran, visitare città surreali come Ashgabat, la capitale del Turkmenistan tutta costruita in marmo bianco di Carrara, immergersi nel fascino di Samarcanda – commenta Nadia -, sono emozioni che non hanno prezzo e che rimarranno sempre nel mio cuore».
I due morettesi stanno già lavorando prossimo viaggio in primavera.
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