Nel ricordo di don Spirito

Nel ricordo di don Spirito
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«Spesso don Spirito mi portava i suoi studi scritti rigorosamente a mano, e insieme li rimettevamo in ordine e li battevo al computer. Qualche anno fa arrivò con 38 pagine di appunti, dedicati alla chiesetta di San Salvau, o San Salvatore, a Macra. Mi disse “Tienili, dopo la mia morte fanne ciò che vuoi”».

Franco Scatolero, assicuratore 72enne, già collaboratore di settimanali e quotidiani, oggi collaboratore della cattedrale di Saluzzo, racconta così la genesi del romanzo storico, il suo primo romanzo, “Il nome dell’alfabeto”, edito da Albatros (costo 14,90 euro).

Un romanzo storico che diventa un omaggio al lavoro di un sacerdote che ha dedicato la vita alla ricerca del bello e del sacro.

Scatolero ha dedicato tre anni alla stesura del libro, un minuzioso lavoro dedicato al grande amico don Spirito Rinaudo, liturgista e teologo della diocesi di Saluzzo, scomparso nel 2015, all’età di 94 anni.

Gli studi che don Spirito ha lasciato a Scatolero riguardavano la cappella di San Salvatore di Macra, una delle più antiche testimonianze architettoniche medievali della valle Maira.

«L’indagine di don Spirito Rinaudo a San Salvau - spiega Scatolero - è completa e approfondita, rivela simbolismi nascosti, conduce in un viaggio teologico nel cuore del Medioevo. Ho pensato a lungo come valorizzare quello scritto, e ho voluto dargli la forma di un romanzo storico. Il ritrovamento di un antico manoscritto incartapecorito che, durante i viaggi in val Maira con don Spirito, saltò fuori quasi per caso in una biblioteca ricavata in una sperduta sagrestia della valle mi ha ispirato verso questa scelta».

Nel romanzo, ambientato nel Dodicesimo secolo, i protagonisti sono l’ex marchese di Saluzzo, Manfredo, diventato monaco della comunità di Oulx con il nome di fra Spirito, e un bambino figlio di pastori, Osda, di cui fra Spirito si prenderà cura.

«Il viaggio interiore dei personaggi - racconta l’autore - si interseca con quello reale dalla val Susa alla val Maira. La narrazione, prendendo spunto dal manoscritto, si suddivide in capitoli, ognuno dei quali è una lettera dell’alfabeto. Al termine dell’alfabeto, la narrazione, che alterna racconti immaginari della vita di fra Spirito, agli studi originali di don Spirito Rinaudo, si compie e si chiude».

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