Incendio a paesana

Ottant’anni fa Paesana bruciava. Oggi la commemorazione

Da giovedì a domenica si ricordano il rogo e l’eccidio Ristampate le memorie del parroco Don Giuseppe Ghio sui fatti del 1° agosto 1944

Ottant’anni fa Paesana bruciava. Oggi la commemorazione
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Il 1° agosto 1944 di 80 anni fa, Paesana “bruciava”: più della metà del paese era in fiamme. C’era un fuggi-fuggi indescrivibile di disperazione di tutta la popolazione a causa del rastrellamento nazifascista. Quel giorno a Paesana vennero trucidati sette civili e partigiani e distrutte 200 case.

Il Comune di Paesana vuole ricordare questi dolorosi avvenimenti subiti dalle famiglie paesanesi. In collaborazione con la Pro loco, il gruppo volontari iscritti all’Anpi Saluzzo e Valle Po, l’Aib, il gruppo Alpini, la Banda musicale, l’Università di Valle e i Charè Moulà, si propongono nella giornata della memoria e l’indomani vari momenti aperti al pubblico.

Giovedi 1° agosto la commemorazione sarà aperta da una fiaccolata, con l’accompagnamento della Banda e degli Alpini. Partendo dal bivio dei Giordani, si percorrerà via Monviso, verranno esposte lungo il tragitto immagini di grandi dimensioni di diverse case bruciate dai nazifascisti, con dei bracieri a simboleggiare la messa a fuoco di Paesana.

Il corteo si fermerà alcune volte per ascoltare commenti del diario di don Giuseppe Ghio, parroco di allora di Santa Maria, e le relazioni di Don Luigi Occelli ai tempi parroco di Santa Margherita. Poi attraverserà il centro del paese per raggiungere la confraternita di Santa Maria e si tornerà alla cappella di San Chiaffredo passando per via Reinaud, attraverso i giardini pubblici in direzione della parrocchiale di Santa Margherita, dove avrà termine la fiaccolata.

Venerdi 2, nella sala polivalente di Paesana, alle 21, si ricorderanno le figure chiave di Paesana, protagonisti riconosciuti di quei “20 mesi” (dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945) durante i quali vivere o morire dipendeva dal caso. Dicono gli organizzatori: «Don Giuseppe Ghio ci ha lasciato un diario che testimonia l’umanità, la disperazione e il coraggio di quei giorni: durante la serata i suo scritti saranno commentati, con accompagnamento musicale».

Il diario di Don Giuseppe Ghio è stato ristampato dall’editore Fusta e sarà reperibile durante i quattro giorni del weekend presso la sala polivalente, dove sarà anche visitabile la mostra “20 mesi”, integrata dalla mostra delle donne partigiane dell’Anpi di Carignano.

Sabato 3 agosto alle 15,30, si terrà un convegno su vari temi: i sacerdoti nei 20 mesi, le donne nella Resistenza, i giovani, la Costituzione.

Domenica 4, sempre nella sala polivalente, altro convegno pomeridiano su “La guerra di Annina”, con il poeta Beppe Mariano.

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