Pejrone, l’orto nel castello

Pejrone, l’orto nel castello
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L'idea di far rinascere l'orto al Castello di Miradolo è un desiderio da anni che ha preso vita grazie alla capacità visionaria dell'architetto Paolo Pejrone e delle numerose persone che ne hanno permesso il ripristino, in occasione della mostra "Oltre il giardino. L'abbecedario di Paolo Pejrone", che la Fondazione Cosso dedicherà all'architetto dal 15 maggio per la durata di un anno.

Oltre 800 progetti in 50 anni di carriera, rendono Pejrone uno dei più grandi esperti di giardini e aree verdi del mondo. Presidente dell’Accademia piemontese del giardino, è tra i suoi fondatori vantando una collaborazione con numerose riviste di carattere internazionale.

La mostra "Oltre il giardino. L'abbecedario di Paolo Pejrone", a cura di Paola Eynard e Roberto Galimberti, si svilupperà attorno al concetto di abbecedario: «Un cammino ideale, in rigoroso dis-ordine alfabetico, di pensieri, riferimenti, dubbi e speranze – spiegano dalla Fondazione Cosso -, per imparare a leggere non soltanto il giardino ma i grandi temi che, nella contemporaneità, rappresentano la sfida che stiamo vivendo nel rapporto tra uomo ed ambiente. La A di anarchia e di alberi, la T di tempo, la P di pazienza, la S di sogno, la O di orto - la passione di una vita, sono soltanto alcuni esempi».

L'orto del Castello di Miradolo ha forma circolare: armonioso, chiuso, protetto. Affaccia sulla corte rustica dell'antica dimora e ne completa l'originaria vocazione agricola, con stalla, fienile, forno, pollaio e lavatoio.

Si sviluppa intorno all'asse centrale che attraversa il portale d'accesso all'antica "cassina", l'aia e il Palazzo, fino alla torre rotonda. Visto dall'alto, l'orto è perfettamente inserito nel disegno del luogo. I camminamenti interni sono realizzati in "calatà": pavimentazione rustica, anche nota come "acciottolato piemontese", creata anticamente con ciottoli derivati dallo spietramento dei campi. Il tutto in armonia con l'antica pavimentazione della corte rustica e come sua continuazione e ampliamento.

«Da anni nutrivo il sogno di recuperare la parte rustica del castello di Miradolo - spiega Paola Eynard, vice-presidente della Fondazione Cosso -. Per l'orto, mio desiderio da tempo, ho chiesto aiuto a Paolo Pejrone perché lui conosce perfettamente quel sapore di casa, di cascina e di agricolo che caratterizza luoghi come questo».

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