Perchè i saluzzesi odiano Briatore?
Basta la voce che Briatore si sia ammalato di Covid che i media si scatenino. Qualcuno del Tg lo definisce verzuolese, altri saluzzese, regalandoci cinque minuti di notorietà di cui forse avremmo fatto volentieri anche a meno.
Comunque sia, Flavio è sicuramente un nostro conterraneo. Uno di noi. Anzi, diciamo meglio: uno di noi che ce l’ha fatta. Se così si può dire, perché non sono certo quelli economici, ma ben altri, i parametri con cui si possa valutare chi abbia avuto successo e chi meno.
E così i social impazzano.
E le malelingue si scatenano. Sono tanti i saluzzesi che apprendendo la notizia dai giornali si sono poi sfogati su internet, sui loro profili social.
I cosiddetti leoni da tastiera hanno dato il meglio di sé, tra battute sarcastiche e soprattutto insulti.
Alcuni di essi gli hanno augurato addirittura la morte.
L’imprenditore cui è appena stato chiuso il Billionaire sarebbe reo di aver sottovalutato il fenomeno Covid. Avrebbe minimizzato l’emergenza pur di tenere aperti i suoi locali da ballo, e sballo, per continuare a fare profitto.
Un atteggiamento di sopravvivenza che comunque credo sia condivisibile da molti dei nostri imprenditori che con il lockdown se la sono proprio vista brutta e ora sono affamati.
Adesso la legge del karma che, come la sfortuna ci vedrebbe benissimo, l’avrebbe condannato al coronavirus.
Da sempre molti saluzzesi sostengono che l’imprenditore non possa più venire dalle nostre parti perché ci sarebbe chi sarebbe pronto a farlo fuori, visto i pasticci combinati in passato.
Leggende popolari?
Nella vita io l’ho incontrato in mille occasioni e qualche volta anche in città, quando acquistò la bella villa sulla collina di fronte al castello di Castellar, e non mi sembrava affatto preoccupato. Né ho visto orde di assassini inseguirlo per avere la loro vendetta. Al massimo ho visto gente rincorrerlo per una foto.
Insomma a me sembra solo tutta invidia. Eppure è umanamente terribile ironizzare su chi si ammala, che sia di Covid o di altre malattie, che sia un povero infermiere con la moglie cessa, come direbbe lui, o un ricco spaccone gradasso.
Quindi gli porgo gli auguri di una pronta guarigione sperando che, oltre dal Covid, guarisca però anche da certa sua spocchia. Anche se poi, senza le sue sparate, il buon Crozza che farebbe?