Pronti quintali di bagna caöda per i buongustai in arrivo a Faule
Quando cadono le foglie e la campagna si ricama di brina, quando le brume dell'autunno penetrano tra le case, la terra si prepara a dormire il lungo sonno invernale dopo le fatiche estive dei campi, quando cadono i primi fiocchi di neve, è tempo di accendere il camino... È la stagione della bagna caöda.
È bello ritrovarsi intorno al tavolo a parlare di fienagioni, di mietiture sotto il solleone, di trebbiatura di mais, di grano e di sudore. È bello gustare questo meraviglioso e genuino piatto che profuma di campagna e di orti. Il contorno di verdure, la fragranza di un buon pane casareccio e una bottiglia di vino, quello buono, fanno da cornice a questo antico piatto piemontese. E, alla fine della cena, mentre il nonno racconta una vecchia fiaba e la mamma sparecchia il desco, mentre fuori la luna fa capolino tra le nubi, si fa un brindisi con un "goblòt et vin brulé".
La Festa della Bagna Caöda viene organizzata nel secondo fine settimana di ottobre di ogni anno. Manifestazione tra le più significative del territorio regionale. Si svolge in concomitanza con i festeggiamenti patronali dei Corpi Santi, è nata in seguito al gemellaggio con la cittadina argentina di Humberto I° perché proprio in quel paese si propone annualmente una grande sagra della bagna caöda.
Tra i vari appuntamenti i momenti gastronomici vengono immancabilmente dedicati alla bagna caöda: a orario continuato migliaia di persone, provenienti anche da lontano, possono deliziare il palato con il tipico piatto piemontese sapientemente preparato secondo un'antica ricetta locale.
"Mangiare è un rito, saper mangiare è un'arte senza eguali": questo lo slogan della manifestazione, che intende valorizzare un piatto tradizionale dei contadini, oggi a tutti gli effetti un bene culturale che richiama il forte radicamento locale, cercando di ostacolare la standardizzazione dei gusti dei prodotti. La festa, patrocinata dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Cuneo con la partecipazione di vari altri enti, intende inoltre valorizzare, con la promozione di questo ricco piatto unico, tutte le verdure già inserite come prodotti tipici nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Piemonte, verdure che verranno abbinate con il piatto della bagna caöda.
Ogni anno un centinaio di volontari di Faule (e non solo) cucinano - con 400 chilogrammi di acciughe e 400 chilogrammi di aglio di Caraglio - circa 1600 chilogrammi di bagna caöda, che viene poi distribuita e abbinata a 1200 chilogrammi di peperoni già preparati in estate, 600 chilogrammi di cardi, 600 chilogrammi di cipolle, 600 chilogrammi di patate, 600 chilogrammi di cavoli e 300 chilogrammi di porri di Cervere.