auditorium a saluzzo

Quell’auditorium che manca alla città

Al fine di valorizzare i suoi progetti musicali

Quell’auditorium che manca alla città
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L’Apm viaggia verso i 40 anni di attività. Un percorso nato da un’intuizione geniale, che ha portato la scuola di alto perfezionamento musicale a vivere stagioni importanti con artisti musicale di calibro internazionale, a formare centinaia di giovani musicisti e tecnici del suono e ad organizzare eventi e rassegne musicali di primo livello.

I 150 studenti che la scorsa settimana si sono presentati alle selezioni degli ultimi corsi e la prima stagione dell’orchestra stabile dell’Apm sono gli ultimi tasselli di un’istituzione di primaria importanza per la città.

Peccato notare come una rassegna di 8 concerti d’orchestra, e una Fondazione, l’Apm, governata dall’amministrazione comunale, non possa disporre di una vera casa della musica. Gli appuntamenti della stagione si terranno in parte nella splendida sala Verdi, capace però di ospitare appena un centinaio di spettatori, in parte nel teatro Magda Olivero, che di posti a sedere ne ha 274, ma l’acustica non è degna di un auditorium, e alcuni nelle chiese cittadine o al Pala Crs.

Di occasioni, Saluzzo, ne ha perse alcune: si poteva trasformare l’ex tribunale, utilizzare alcuni spazi della Musso, realizzare un auditorium ex novo. Invece si sono scelte altre strade.

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