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San Giovanni: si restaura il crocifisso

L’opera d’arte del ‘500 affidata a Cesare Pagliero

San Giovanni: si restaura il crocifisso
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Il grande crocifisso in legno che campeggia nella chiesa di San Giovanni è esposto al pubblico per alcune settimane all’antico Vescovado prima della sua partenza per il laboratorio di restauro di Cesare Pagliero a Savigliano.

Approfittando dei lavori di restauro in corso nella cappella marchionale e nella chiesa di San Giovanni, è stata disposta la rimozione e il contestuale restauro di uno degli elementi più preziosi dell’intera diocesi di Saluzzo.

Assieme al crocifisso del duomo, infatti, quello di San Giovanni, risalente ai primi decenni del ‘500, è considerato uno dei più importanti del territorio. L’autore della scultura è ignoto.

«Approfittando delle operazioni di restauro - ha spiegato Sonia Damiano, responsabile dell’ufficio dei beni ecclesiastici della diocesi – abbiamo deciso di esporre il crocifisso in Vescovado, per dare modo a tutti di poterlo ammirare da vicino. Era dal 1930 che non veniva smontato dalla parete. In quell’occasione venne scelto, assieme agli stalli del coro della chiesa, a quel tempo ancora in San Giovanni, per rappresentare la Diocesi di Saluzzo alla mostra su Gotico e Rinascimento organizzata a Torino. Sul retro del crocifisso – conclude Damiano – c’è ancora l’etichetta del 1930».

Il restauratore Pagliero spiega quale sarà l’intervento che andrà a svolgere: «Principalmente sarà di pulitura della policromia, ma saranno le indagini stratigrafiche a dare conferma se sarà necessaria una ripassata dei colori. Crediamo comunque di no, se non qualche ritocco nelle giunzioni. La coloritura originale oggi è solo immaginabile, perché ricoperta da alterazioni: si tratta soprattutto di miscele di tinture che avevano lo scopo di ravvivare la cromia».

Tra le caratteristiche più interessanti della scultura c’è il fatto che il corpo del Cristo è scolpito in un unico massello. Le braccia, invece, sono due legni incastonati e mobili. Questo perché, in occasione della Pasqua, la scultura veniva deposta dalla croce, le braccia piegate e il corpo coricato a simboleggiare il Cristo deposto.

I lavori di restauro avranno la durata di alcuni mesi.

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