Tutti cuochi per la Pasqua

Tutti cuochi per la Pasqua
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Stare chiusi tra quattro mura non è mai facile. A Pasqua ancora di più!

Io che ho modificato l’allarme di casa e ora suona quando qualcuno esce, per sopperire all’immancabile gita fuori porta lunedì mi sono messo una birra in cucina, una in soggiorno e una in camera da letto, cosi dopo cena, perlomeno, ho fatto il giro dei locali.

Poi per consolarmi mi sono stappato un’Amuchina riserva del 2012 e mi sono spaparanzato sul divano immergendomi nel tradizionale scambio di auguri che di questi tempi si fa su WhatsApp.

Ed ecco che una signora saluzzese tra le righe del messaggino mi confessa che a forza di guardare le conferenze in tv del nostro premier Giuseppe Conte, inizia a trovarlo davvero affascinante.

Chi? L’uomo che dopo millenni ci ha distrutto il detto: “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”?

O mio Dio, che sia una sorta di sindrome di Stoccolma? Cioè quello strano fenomeno psicologico per cui quando si è vittima di un sequestro dopo un po’ si finisce per innamorarsi del proprio sequestratore.

Sarà stata ubriaca? O saranno deliri da indigestione; perché in questi giorni relegati in casa ci abbiamo dato tutti alla grande con il cibo.

Vedo su Facebook mie concittadine che continuamente si improvvisano cuoche e sfornano prelibatezze a manetta. E parlo di donne che nella vita normale A.C. (Avanti Covid, senza voler essere blasfemo), quando le incrociavo da Beppe, avrei pensato di tutto, tranne di vederle spadellare come Cracco. Ma ben venga questa loro nuova vocazione culinaria, anche perché l’attrazione fisica con il tempo passa, ma la fame no.

Insomma, finita la pandemia sarò costretto a rivalutare molte mie concittadine e dovrò guardarle con occhi diversi. Pensando che dietro quelle minigonne e quei tacchi si nasconde anche una deliziosa “Tarte Tatin”!

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