Addio all’insegna della CrSaluzzo Dal 27 luglio resterà solo Bper Xxxxxx Xxxxx
Quando mancavano poco più di sette mesi al raggiungimento del traguardo dei 120 anni di vita, la Cassa di Risparmio di Saluzzo cessa la sua attività, almeno nelle modalità e nei termini conosciuti fino ad oggi.
Sorta nel marzo del 1901, la Crs ha svolto, nel corso dei decenni, una funzione importante per lo sviluppo della città e del territorio.
Ora è arrivato all’epilogo il processo di cessione al gruppo emiliano Bper avviato dalla Fondazione, a partire dall’ottobre 2016.
La scorsa settimana l’assemblea dei soci Bper, il cui amministratore delegato è Alessandro Vandelli, ha approvato, con il 99,98 % dei voti espressi, corrispondenti al 37,49 % del capitale sociale complessivo, il progetto di fusione per incorporazione sia della Cassa di Risparmio di Saluzzo che di quella di Bra.
Se non si frapporranno ostacoli da parte degli organi di vigilanza, l’efficacia della fusione scatterà a tutti gli effetti dal 27 luglio.
Tradotto in soldoni significa che il marchio della Crs scomparirà definitivamente per essere sostituito in tutto e per tutto da quello Bper
Da quella data cesserà dalle sue funzioni anche il consiglio di amministrazione della Banca Cassa di Risparmio di Saluzzo Spa, presieduto da Roberto Civalleri (vicepresidente Mariella Acchiardi). Del cda facevano inoltre parte: Giorgio Barbolini, Claudio Battistella, Corrado Savigni, Davide Vellani. Il collegio sindacale era così composto: Marco Caviglioli (presidente), Maurizio Tagliano e Margherita Carrè.
L’attuale direttore generale è Antonio Rosignoli.