Ambrogio Invernizzi alla Farnesina per discutere sull’export italiano
Si è svolto negli scorsi giorni alla Farnesina un incontro, promosso dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sul “Patto per l’Export”. Si è trattato di un confronto per definire le priorità di intervento necessarie alla ripartenza del Made in Italy.
Sono quindi stati avviati appositi tavoli settoriali con il coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria e delle rappresentanze del mondo imprenditoriale italiano.
Al summit ha partecipato Confapi Cuneo, presente alla Farnesina con Ambrogio Invernizzi, presidente di Latterie Inalpi e delegato dalla confederazione nazionale al tavolo settoriale alimentare in qualità di relatore, affiancato dal dottor. Maggiaro di Terre dei Principi.
Invernizzi è stato chiamato a portare le richieste e le proposte per l’industria alimentare, nell’ottica di un rilancio delle eccellenze italiane.
FAVORIRE L’EXPORT
Un primo passaggio, fondamentale per la possibilità di incrementare e favorire l’export dei prodotti italiani, è quello relativo alla creazione di nuovi accordi bilaterali con gli Stati extra Unione europea, in tema di riconoscimento delle certificazioni, soprattutto per quanto riguarda il settore alimentare, in ambito sanitario.
«Le aziende italiane - spiega Invernizzi - riscontrano infatti una continua richiesta, da parte di molti paesi nel mondo, di certificazioni specifiche, che differiscono spesso di poco rispetto a quelle di cui dispongono, e che rendono complessa l’apertura verso nuovi mercati».
ASSICURAZIONE DEL CREDITO
Un secondo punto, indicato dal patron dell’Inalpi è stato quello rivolto all’ambito dell’assicurazione del credito verso l’estero, segnalando come sarebbe necessario avere un maggiore supporto attraverso coperture più alte, estese anche a quei Paesi che oggi vengono indicati ad alto rischio.
GESTIONE DELLA RETE
Infine, un suggerimento rivolto all’ottimizzazione della gestione della rete di enti esteri, vista come spunto per produrre vantaggi sulla crescita dell’export italiano. «Ritengo - ha spiegato Ambrogio Invernizzi - che potrebbe essere rilevante conferire alle nostre Ambasciate un incarico di coordinamento che le renderebbe interlocutore unico per la promozione del Made in Italy». Il sostegno degli ambasciatori ai produttori impegnati sui mercati esteri è una pratica diffusissima negli altri Paesi, dalla Francia agli Usa.