Un anno di commissariamento dell'IPAB Bertone

È ormai un anno che la casa di riposo pubblica di Bagnolo, la Ipab Bertone, è commissariata infatti negli ultimi giorni del 2022 prendeva servizio il dottor Francesco Giovanni Seri con il compito di risanare un debito che si avvicinava ai due milioni di euro ed evitare una battaglia legale, la Kcs, la società a cui è stata appaltata una parte dei servizi interni e che rappresenta il principale creditore.  Nell’ultima seduta del Consiglio comunale, tenutosi il 20 dicembre, il commissario ha presentato il bilancio del suo primo anno di amministrazione.

Al momento dell’insediamento, dopo aver verificato l’idoneità strutturale di tutti gli ambienti della casa di riposo, la principale difficoltà da affrontare riguardava l’elevato debito della struttura che, nel 2022 ammontava a 1,7 milioni di euro. Già ingente nel 2019, anno dell’appaltato, il debito ha continuato a salire assorbendo tutto il ricavato delle rette senza esserne sanato. Grazie ad una la contrattazione con la ditta appaltatrice, che ha portato ad una riduzione delle spese, negli ultimi due anni il comune ha potuto contenere le perdite per cui Il bilancio del 2023 è stato chiuso in attivo portando il debito a 1,6 milioni di euro. Secondo il commissario una più attenta gestione dell’appalto, probabilmente avrebbe potuto migliorare il disavanzo. In particolare durante la pandemia il numero degli ospiti era notevolmente diminuito, ma l’importo delle fatture della cooperativa non aveva avuto una riduzione proporzionale nonostante le richieste di sconto avanzate dal direttivo della casa di riposo. Attualmente la Kcs si sta dimostrando molto collaborativa con l’amministrazione comunale al fine di raggiungere un accordo anche perché l’appalto scadrà a fine giugno e ci sono già operatori interessati a subentrare. Dopo tale data potrebbe cambiare la formula di gestione, ma il commissario desidera che questa decisione sia condivisa con l’Amministrazione comunale.

Il commissario ha poi illustrato i lavori strutturali apportati legati principalmente alla riparazione del tetto, alla riqualificazione di alcuni ambienti interni ed esterni, allo smaltimento dei rifiuti. Sono state programmate anche migliorie nel servizio puntando al reintroduzione di un servizio infermieristico attivo su tutte le 24 ore con l’obiettivo di aumentare i posti disponibili in struttura, al fine di ottenere un aumento previsto dei ricavi di circa 130.000 euro

Vista l’attuale mancanza del “certificato di prevenzione incendi” (CPI), poiché il precedente, scaduto da anni, non è ancora stato rinnovato, il commissario ha dichiarato che l’obiettivo è quello di ottenerlo entro il mese di marzo 2024 poiché rappresenta una priorità. Il medesimo certificato dovrà comprendere anche i locali del teatro Silvio Pellico, che si trova nell’edificio della casa di riposo ed attualmente necessita di essere messo in sicurezza. L’intenzione è di riaprirlo per la prossima stagione.

Al termine del lungo intervento del commissario la minoranza ha obiettato che la relazione, seppur di importanza rilevante non era riportata nell’ordine del giorno del Consiglio. Al riguardo il sindaco Baldi ha spiegato che l’intervento ha fatto chiarezza su una questione rilevante per Bagnolo e, quindi, a diritto poteva essere inserita nel dibattito anche se non preventivata.

La minoranza ha espresso la propria opinione per cui l’amministrazione comunale dovrebbe intervenire nel finanziamento delle opere necessarie per la riapertura del teatro. Riguardo alla casa di riposo i consiglieri di opposizione hanno affermato che, probabilmente le perdite economiche durante gli anni della pandemia avrebbero potuto essere compensate, ricevendo dagli ospedali pazienti affetti da Covid o in degenza, in modo da ottenere i ricavi connessi. Il commissario, che durante la pandemia non era ancora in carica, ha obiettato, congiuntamente con la maggioranza, che la decisione sia stata presa per prevenire il contagio tra gli ospiti, e che questa scelta sia stata premiante poiché, a suo tempo la struttura ha registrato un tasso di positività tra i più bassi della zona.