Arrivano i contributi ai piccoli negozi Xxxxxx Xxxxx
I piccoli negozi di vicinato delle aree periferiche, o delle frazioni, rappresentano non solo un esercizio commerciale, ma un vero e proprio servizio alla popolazione locale, diventando un freno alla spopolamento.
Attingendo dai fondi derivanti dal processo di fusione con Castellar, il Comune di Saluzzo ha stanziato un plafond di 10 mila euro all’anno, per tre anni, a sostegno delle attività commerciali in zone a rischio di desertificazione.
Sono tre i negozi che hanno presentato domanda di sostegno e che sono stati ammessi in graduatoria. Il contributo sarà finalizzato al sostegno di spese di vario genere quali ad esempio gestione, miglioramento dell’esercizio o la dotazione del sistema wi-fi e potrà essere erogato in cambio di attività complementari, da scegliersi tra quelle che saranno previste dal bando, quali ad esempio la consegna a domicilio, la vendita e somministrazione di prodotti locali, distribuzione di sacchetti per la raccolta differenziata o altri servizi a favore della comunità.
La bottega di Filippo Massardi, a Castellar riceverà un contributo di 9.500 euro, in tre anni, mentre il minimarket alimentare di Cervignasco, gestito da Maria Teresa Frandino, riceverà poco più di 5.600 euro.
Il terzo negozio che potrà usufruire del sostegno è il piccolo market di via Todini, all’angolo con corso Iv Novembre, unico negozio del quartiere. La titolare, Marta Aloia, potrà beneficiare di 4.500 euro di contributi in tre anni, a sostegno dell’attività.
Complessivamente, da un’indagine del Comune, risultavano sette i potenziali beneficiari del bando: tre a Castellar, due a Cervignasco e altrettanti in zona San Lazzaro. Nel bando era stata inserita la città alta, solo per la parte relativa alle nuove aperture, ma non sono state presentate richieste.
Francesca Neberti, assessore alle Attività produttive, spiega: «Avevamo pensato a questo bando prima del lockdown di marzo, perché è nella nostra cultura pensare al negozi odi vicinato come ad un servizio fondamentale. Non ci fermeremo qua. Stiamo lavorando su nuove iniziative per il commercio, sia in città che in periferia, perché rappresenta un tassello fondamentale per la comunità».