Bocciata l’offerta di Intesa

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Il Consiglio generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, organo cui competono le decisioni riguardanti le operazioni sulla banca conferitaria (Ubi), riunitosi a Cuneo per valutare l’offerta di acquisto di Intesa-Unipol a Ubi Banca ha ribadito la sua contrarietà all’operazione in sintonia con quanto espresso dal Car (Comitato degli azionisti di riferimento) di Ubi. Il presidente della Fondazione CrC Giandomenico Genta ha respinto con durezza la proposta di Intesa definendola “ostile ed inaccettabile”.

Ora Intesa Sanpaolo presenterà le richieste per le autorizzazioni alla Banca Centrale Europea, a Bankitalia, all’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e alle varie autorità straniere interessate, mentre il 7 marzo la richiesta verrà formalizzata alla Consob, l’autorità di vigilanza della Borsa. Pochi giorni fa inoltre Cattolica Assicurazioni ha acquistato sul mercato diverse azioni Ubi, raddoppiando le quote e arrivando allo 1,01%.

Resta da capire quale sarà il ruolo di Bper in questa partita, complicata dallo stress che sta subendo la Borsa in questi giorni a seguito dell’emergenza Coronavirus. Il gruppo emiliano ha già sottoscritto con Intesa un contratto che prevede, in caso di successo dell'Opa su Ubi Banca, l'acquisto di un ramo d'azienda di circa 1,2 milioni di clienti distribuiti su 400-500 filiali bancarie, ubicate in prevalenza nel nord Italia.

Difficile, al momento, valutare quali potranno essere le ripercussioni sulla piazza locale. Certo è, comunque si concluderà la partita Intesa-Ubi, che tra qualche mese la rete bancaria nel Cuneese non sarà più la stessa.

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