Cirio: «La Regione sosterrà i frutticoltori che vogliono i container per gli stagionali»
«Se l’affitto dei container per l’alloggiamento è per voi la soluzione migliore, mi impegno a trovare le risorse necessarie, inserendole nella legge regionale cui stiamo lavorando. Questa è una situazione delicata, lo era già da qualche anno; la Regione ha l’obbligo di evitare che, oltre ad un problema economico, possa diventare un’emergenza sanitaria». È quanto ha affermato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, nel corso dell’ultimo incontro, in videoconferenza del tavolo per l’emergenza frutticola.
IL TAVOLO DI LAVORO
Giovedì, per la terza settimana consecutiva, tutti i 15 attori aderenti al Tavolo (i Comuni di Saluzzo, Lagnasco, Scarnafigi e Costigliole, organizzazioni sindacali e sette Organizzazioni di Produttori) si sono ritrovati in videoconferenza per proseguire nel confronto, fare il punto della situazione e per cercare soluzioni e risposte alle principali richieste inoltrate in precedenza alle istituzioni.
Sono: il sostegno alle aziende agricole per organizzare l’ospitalità della manodopera in azienda; il reperimento ed assunzione di manodopera con sistemi agili, per incrementare l’utilizzo di manodopera locale; la defiscalizzazione degli oneri contributivi a carico delle aziende, per incrementare le risorse da destinare all’ospitalità.
Tra gli invitati al tavolo, riuniti in modo virtuale, ma mai così concreto e diretto, hanno partecipato il presidente della Provincia Federico Borgna, l’assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa, il presidente regionale Cirio, il questore di Cuneo Emanuele Ricifari, il consigliere regionale Paolo Demarchi, i senatori Mino Taricco e Giorgio Bergesio, componenti della Commissione Agricoltura al Senato, e Marco Perosino, membro della Commissione Economia e Finanza.
LA LEGGE ALLEMANO
L’assessore Protopapa, dopo aver sottolineato di aver trovato «un territorio compatto, che di fronte alle criticità ha saputo far squadra e questa coesione dà fiducia per affrontare la problematica» ha annunciato la riapertura in settimana del Bando legato alla “Legge Allemano”, con una dotazione iniziale di 97 mila euro.
Il questore di Cuneo ha spiegato che «Allo stato attuale, chi si sposta da una diversa Regione per “motivi di lavoro” può farlo solo se in possesso di un contratto di lavoro o di un documento equipollente, dimostrare la propria negatività al virus, oppure porsi in quarantena volontaria».
Considerata l’apertura della Regione alla tematica, i prossimi passi per affrontare l’emergenza saranno la predisposizione di un protocollo “sanitario” da concertare con le autorità preposte cui attenersi per l’ospitalità in azienda, la quantificazione delle aziende interessate e dei relativi costi (che potrebbero essere in parte coperti con i finanziamenti regionali) e la modifica dei regolamenti edilizi dei singoli Comuni.
LETTERA A CIRIO
Un ulteriore documento, già sottoscritto da 27 Comuni, che sottolinea la problematica dell’ospitalità sarà inviato in Regione, all’attenzione del presidente.