Container in cascina, serve un protocollo sanitario

Container in cascina, serve un protocollo sanitario
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Container nelle aziende agricole, il via libera può arrivare solo con uno specifico protocollo sanitario.

È, in estrema sintesi, quanto uscito dall’ultimo “Tavolo dell’emergenza frutticola del Monviso” di cui si sono fatti promotori 15 diversi attori a vario titolo protagonisti del comparto frutticolo dell’area saluzzese, i Comuni di Saluzzo, Lagnasco, Verzuolo e Costigliole (cui in ultimo si è aggiunta Manta), i sindacati agricoli e sette Op.

All’ultimo incontro ha preso parte anche l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi.

«L’ospitalità in azienda è una buona soluzione, ma servono regole chiare - ha detto Icardi -. Mi preme sottolineare la necessità di stilare un protocollo di sicurezza che aziende e lavoratori dovranno rispettare, come sta accadendo per tutte le altre realtà imprenditoriali che si stanno accingendo a ripartire con le proprie attività in questa “Fase 2”. Va posto un quesito chiaro al Comitato scientifico sulle norme da rispettare nei container, nel protocollo vanno inserite le modalità di svolgimento delle quarantene e le procedure da attuare in caso di contagio. Temiamo una nuova ondata di contagi - conclude l’assessore - sono necessari comportamenti responsabili da parte di tutti».

Il lavoro da fare è molto ed il tempo a disposizione ridotto: la stagione di raccolta della frutta si avvicina e servono i braccianti per raccoglierla altrimenti rimarrà sugli alberi, con un ulteriore immenso danno per l’economica del territorio, non solo ovviamente aziende agricole, ma tutto l’indotto, che in un’area ad elevata vocazione frutticola come quella saluzzese significa praticamente l’intero tessuto socio-economico. L’emergenza sanitaria in atto non permette di replicare l’esperienza del passato, quando alcuni Comuni avevano supportato il settore cercando di offrire alloggi dignitosi anche per evitare problemi sanitari e di ordine pubblico: quest’anno il rischio è che spostamenti incontrollati di lavoratori da altre Regioni o dall’estero o assembramenti non consentiti, possano portare a nuovi focolai epidemici. Per questi motivi, trenta Comuni hanno recentemente espresso un segnale di compattezza straordinaria sottoscrivendo la lettera inviata in Regione per ribadire la forte preoccupazione economica e sanitaria per le proprie comunità.

Il ministro alle Politiche agricole, Teresa Bellanova, in videoconferenza con la giunta di Saluzzo, ha confermato invece i dubbi circa l’applicabilità del decreto flussi per l’anno in corso e sull’efficacia dei “corridoi verdi” per la mobilità dei braccianti stranieri.

Prende corpo dunque l’ipotesi di prolungare la validità dei permessi di soggiorno in scadenza e di prevedere una regolarizzazione per gli stranieri già presenti sul territorio nazionale purché con adeguata documentazione.

Dal ministro arriva anche il “sì” alla semplificazione degli strumenti di assunzione mirati per facilitare l’assunzione di disoccupati, cassaintegrati, studenti, pensionati e percettori di reddito di cittadinanza. L’onorevole Chiara Gribaudo e il ministro si sono impegnate a portare in discussione l’ipotesi di uno sgravio contributivo per le aziende agricole.

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