Davide: «Con la stampa 3D non c’è fine alla fantasia»

Davide: «Con la stampa 3D non c’è fine alla fantasia»
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«E' proprio nei momenti di difficoltà che non bisogna arrendersi». Con questa affermazione si presenta il morettese Davide Borgognone, artista creativo per necessità.

L'hanno scorso, in piena pandemia, è arrivata per lui la cassa integrazione, ma il ragazzo non si è dato per vinto ed ha impiegato il suo tempo per aiutare gli altri. Una stampante 3D come fedele alleata, e tutto è nato di conseguenza.

Davide, che attività svolge nella vita?

«Sono un tecnico e disegnatore. Per molti anni ho avuto un negozio di informatica, lavoro che da sempre mi ha entusiasmato. Ad oggi ricopro questi ambiti lavorativi all'interno di una nota ditta di trasporti saluzzese».

Quando ha deciso di impiegare la sua bravura con la stampante 3D per aiutare gli altri?

«Nel momento in cui sono stato messo in cassa integrazione, per via dell’emergenza sanitaria, ho pensato che stare a casa con le mani in mano non mi avrebbe aiutato a superare il periodo. Ho quindi pensato di utilizzare la mia passione a scopo benefico, e con l'aiuto della mia stampante 3D ho dato vita a delle visiere per il personale medico e a dei raccordi per trasformare le maschere da snorkeling in respiratori. Fondamentale è stata la collaborazione con il Fablab del Vallauri, specializzato in stampanti 3d».

Da cosa nasce la passione per questa tecnica?

«Sono sempre stato incuriosito dalla tecnologia in generale, ma come non esserlo di una stampante che crea oggettistica in 3D? Già nel 2018 ho cominciato ad avvicinarmi a quel mondo e pian piano sono riuscito a produrre le mie prime creazioni».

Al momento è ancora in cassa integrazione?

«Fortunatamente no, ma non ho comunque abbandonato l'amore per le creazioni. Di certo il tempo non è mai sufficiente, ma se posso ancora in qualche modo essere d'aiuto con la mia macchina, sono ben felice di mettermi a disposizione».

C'è qualcosa che ti piacerebbe ancora sperimentare con la sua stampante tridimensionale?

«Sicuramente in futuro mi piacerebbe provare la litografia. E' una tecnica che trasforma le fotografie in "basso rilievi 3D" che messe in controluce creano un effetto stupendo».

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