speciale crisi idrica

L’estate più calda di sempre sul Monviso

2,2 milioni di euro per i progetti sui bacini a favore dell’agricoltura

L’estate più calda di sempre sul Monviso
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Le piogge cadute abbondanti in primavera e i temporali di inizio estate hanno contribuito a ridare fiato all’agricoltura, assetata da due anni di siccità.

Ma l’emergenza idrica è tutt’altro che terminata, come confermano gli ultimi dati rilevati da Arpa Piemonte. Nei giorni scorsi la presenza del vento Fhoen ha fatto registrare le più alte temperature mai toccate nelle nostre vallate.

Il record assoluto di temperatura massima è stato registrato nella stazione di Monterosso Grana superando il precedente del 27 giugno 2019 (33.4 °C) con i 34.7 °C a 720 metri di quota. La media delle temperature massime registrate il 19 luglio sul Piemonte è stata di 28.4 °C mentre quella delle minime (che non ha superato il record del giorno precedente) e si è attestata a 19.7 gradi.

Anche ai 3325 metri del colletto Fiume, sul Monviso, i sensori di “Pera” non sono scesi sotto lo zero termico, nemmeno di notte, nei giorni scorsi.

Se le falde superficiali sono state in parte ripristinate grazie ala piogge, e non ci sono emergenze immediate per ciò che riguarda l’irrigazione agricola, l’emergenza idrica rimane e le portate dei fiumi sono ai livelli dello scorso anno.

Nei giorni scorsi è stato finanziato un progetto territoriale nell’ambito del programma Alcotra attraverso i fondi europei per lo sviluppo regionale.

Si chiama “Se.Te – Siccità e Territorio”, il progetto di cooperazione transfrontaliera di cui è partner la Provincia di Cuneo con l’obiettivo di contrastare gli effetti della siccità e che sta per entrare nella fase operativa. 2,2 i milioni di euro a disposizojne, di cui 440 mila per la provincia di Cuneo.

Il presidente della Provincia Luca Robaldo sottolinea: «I dati pubblicati pochi giorni fa da Ispra ribadiscono la drammaticità del problema acqua sul nostro territorio. Nel 2022 in Piemonte le piogge hanno registrato un -45%, contro una media nazionale del -22%».

Il progetto, di durata triennale, prevede una fase conoscitiva di raccolta di dati ed elementi utili per la successiva costruzione di un piano di azioni congiunto e la realizzazione di una serie di interventi pilota. In provincia di Cuneo è prevista la progettazione di ricariche artificiali di falda a favore del comparto agricolo, con la realizzazione di alcuni campi sperimentali: si tratta di processi capaci di ristabilire gli equilibri delle falde mediante l’infiltrazione controllata nei periodi di surplus idrico. A lato, è inoltre prevista un’attività di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza sul tema.

Silvano Dovetta, consigliere provinciale delegato alla progettazione Alcotra, aggiunge: «L’idea fondante di “Se.Te.” è l’elaborazione di piano transfrontaliero che costituirà la base per ulteriori iniziative di cooperazione».

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