I ristoratori: fateci lavorare

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«La ristorazione e l’accoglienza sono uno dei perni del Made in Italy nell’agroalimentare e non è pensabile proseguire nell’incertezza con rinvii ulteriori di settimana in settimana. Altre regioni hanno riaperto bar e ristoranti, mentre per il Piemonte occorre attendere ancora una settimana, ma sempre nell’incertezza».

Giovanni Genovesio, presidente regionale Cna agroalimentare, chiede tempi e regole certe. L’imprenditore e ristoratore cavourese, che si appresta a riaprire la celebre Locanda La Posta, aggiunge: «Con il riavvio dell’asporto su prenotazione dal 4 maggio, si è evidenziato l’interesse della clientela di tornare alla normalità del cibo acquistato fuori casa. Ora occorre costruire le condizioni che permettano anche il consumo fuori casa. Per fare questo le imprese si stanno informando, formando e organizzando. Io e i miei colleghi a Cavour stiamo lavorando ogni giorno per offrire alla clientela prodotti di qualità in totale sicurezza. Questo lavoro è stato comunicato alla clientela la quale ci ha manifestato apprezzamento e intenzione di riprendere le prenotazioni. Il virus è un rischio sociale che va affrontato e gestito attraverso il buon senso e la responsabilità di tutti. Le misure di sicurezza per la clientela di queste nostre attività approvate dalla Regione Emilia-Romagna rappresentano un’adeguata e percorribile soluzione: chiediamo che siano recepite da parte della Regione Piemonte. Le aziende sono pronte ad attrezzarsi con tutte le modalità informative necessarie. Ma usciamo dalle incertezze e diamoci gli strumenti per riprendere l’attività».

In vista della riapertura, l’amministrazione comunale cavourese sta cercando di attuare una serie di provvedimenti per agevolare la ripresa delle attività nel pieno rispetto dei protocolli relativi alla sicurezza..

«Stiamo mettendo a disposizione delle aziende e dei negozi una serie di ozonizzatori - spiega il sindaco Sergio Paschetta - per la sanificazione dei locali. Cercheremo di stilare un calendario per far ruotare queste macchine. Tra le altre azioni messe in campo, prevediamo un’esenzione della tassa di occupazione del suolo pubblico per il 2020 per i locali, e un rimodulazione della tassa rifiuti commisurata al periodo di chiusura dell’attività. Anche sul fronte della nuova Imu - sottolinea il sindaco -, proporremo una rateizzazione».

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