L’agricoltura non si ferma, aperte le vendite dei prodotti florovivaistici

L’agricoltura non si ferma, aperte le vendite dei prodotti florovivaistici
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Il mondo agricolo non si ferma e continua a produrre per sostenere la filiera agroalimentare italiana. Coldiretti e Confagricoltura hanno lanciato le scorse settimane una serie di campagne di comunicazione in cui ribadiscono l’importante ruolo giocato in questo periodo dal settore primario.

Il comparto, nella Granda, è impegnato a coltivare (in modo sempre più sostenibile) oltre 300 mila ettari di superficie agricola, dando lavoro a circa 30 mila addetti.

Gli animali devono essere accuditi quotidianamente, 365 giorni all'anno, e anche in questa circostanza il mondo delle campagne continua la sua attività.

Proprio la zootecnia rappresenta, storicamente, un pilastro dell’economia provinciale, con 5.500 allevamenti così suddivisi: 4.300 bovini, 900 suinicoli e 300 avicoli. Strutture che rispettivamente ogni anno allevano 450 mila capi da carne o da latte, 900 mila suini e oltre 30 milioni di polli.

Le consegne di latte nel 2019 hanno superato le 600 mila tonnellate, destinate alle aziende casearie del territorio.

Un’importante tassello per la salvaguardia del settore è arrivato nei giorni scorsi: consentita la vendita di piante e fiori in supermercati, mercati, punti vendita e vivai. Lo ha reso noto Coldiretti dopo il chiarimento ottenuto dal governo, in base a cui “la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, ammendanti e di altri prodotti simili è consentita”.

Nella provincia di Cuneo il comparto florovivaistico genera una produzione lorda vendibile di oltre 26 milioni di euro e coinvolge 220 aziende, per una produzione di piante ornamentali superiore ai 2 milioni e un totale di 700 addetti coinvolti.

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