La burocrazia delle cave slitta tutta a settembre

Pubblicato:
Aggiornato:

Anche il settore delle attività estrattive beneficerà dei differimenti previsti dall’emergenza coronavirus. Lo ha deciso la giunta regionale su proposta dell’assessore alle attività estrattive, Andrea Tronzano.

«In un momento difficile per l’economia della nostra regione - conferma Tronzano - l’amministrazione ha deciso di posticipare il termine del 30 aprile, quale data in cui effettuare tutti gli adempimenti previsti per legge, al prossimo 30 settembre. Un aiuto concreto a chi lavora in questa settore e che permetterà di programmare meglio scadenze e lavori a fine estate, una data in cui si spera che il settore possa riprendere in modo omogeneo l’attività. L’emergenza coronavirus impone di riprogrammare al meglio la ripartenza di tutti i comparti nel più breve tempo possibile, concedendo altresì tempi tecnici per la ripartenza».

In particolare il differimento del termine comprende i seguenti adempimenti: presentazione della dichiarazione sui volumi estratti nel corso dell'anno precedente al fine del pagamento degli oneri per il diritto di escavazione; pagamento della prima (o unica, qualora fosse scelto il pagamento in unica soluzione) rata dell'onere per il diritto di escavazione; presentazione della documentazione tecnica (rilievi topografici e batimetrici, planimetrie sui recuperi ambientali, analisi e monitoraggi ambientali) relativa agli scavi dell'anno precedente.

Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930