La Città dei formaggi premia i nati del 2019

La Città dei formaggi premia i nati del 2019
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Ci sono tradizioni il cui valore non risiede nel ripetersi con cadenza annuale quanto, piuttosto, nel messaggio che, reiterato nel tempo, sono in grado di veicolare.

Il Covid ha obbligato tutti quanti a riorganizzare eventi e giornate, annullando o riposizionando quelle manifestazioni diventate un vero e proprio punto di riferimento. Tra queste vi è l’iniziativa portata avanti dai Consorzi del Bra e del Raschera di omaggiare i nati del 2019 di Frabosa Soprana, Ruffia e Scarnafigi con una forma di Bra per i bambini e una di Raschera per le bambine.

Se quest’anno non è stato possibile replicare la premiazione in occasione della Fiera di Primavera, si è trattato soltanto di farla scivolare di qualche mese, tra colori e profumi autunnali: il 27 settembre, in occasione della Festa del paese, l’ala comunale di Scarnafigi ospiterà, a partire dalle 9,15, 23 bambini.

Spiega Franco Biraghi, presidente del Consorzio di Tutela del Bra e del Raschera: «Siamo fieri e orgogliosi di poter replicare anche quest’anno un momento che rappresenta per noi e per i principi in cui crediamo un valore fondamentale. Il coronavirus ci ha posti di fronte all’obbligo di riorganizzarci e così abbiamo fatto. La nostra decisione di riprogrammare il prima possibile questo importante appuntamento, tenendo ovviamente conto delle normative di sicurezza, è sintomatico di quello che un simile momento rappresenta per noi: la possibilità per le generazioni di domani di crescere con prodotti simbolo delle terre che le circondano e nelle quali dobbiamo continuare a investire».

La Granda è, infatti, uno scrigno di bellezze paesaggistiche ed eccellenze enogastronomiche che spicca nel panorama dell’agroalimentare italiano. Ricchezze di gusti e aromi che allietano le tavole da secoli tenendo saldo il legame con le radici. Una premiazione che si configura, quindi, come un augurio ricco di speranza rivolto a un futuro in cui sarà più necessario che mai rimboccarsi le maniche e ripartire da quelle tradizioni nate in una terra che ci offre materie prime impareggiabili.

Il Bra e il Raschera hanno confermato in modo evidente una versatilità che, oltre a vederle trionfare come finger food, ha permesso loro di associarsi a molti ingredienti dando vita a connubi originali: non ultimo quello tra il Bra Duro e il peperone di Carmagnola in una salsa pregna di personalità.

Questa evoluzione del gusto è un’ulteriore dimostrazione di come passato, presente e futuro possano coesistere, valorizzandosi e stilando una variegata lista di possibilità, avente per base la maestria che parte da un saper fare lontano: «Mi piace pensare a simili perle casearie come a un buon auspicio per le generazioni di domani - sottolinea Franco Biraghi -, una boccata di fiducia, impreziosita da sentori che, siamo sicuri, accompagneranno per mano questi bambini nella crescita, svelando poco per volta tutte le possibilità che questa terra è in grado di offrire loro».

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