La frutta del Saluzzese in vetrina con Dop e Igp made in Piemonte
Sono tanti gli operatori del settore ortofrutticolo che in settimana (dal 5 al 7 febbraio) dal Piemonte e in buona parte dal Saluzzese, raggiungono Berlino per il consueto appuntamento di Fruit Logistic. Lo spazio espositivo collettivo riunisce cinque Op della zona: Lagnasco Frutta, Ortofruit Italia, Asprofrut, Jolly, e Joy Fruit.
Della delegazione, ancora ampliata rispetto al 2019, fanno parte varie aziende locali: Fratelli Castellino, Eden Fruit, Coop Ribotta, Tuttofrutta, VM Marketing, Rivoira Giovanni Spa, Kiwi Uno, RK Growers, Rk Produt; Berryway, Sanifrutta, Aurum e Ponso Frutta
Quest’anno lo spazio espositivo per il Piemonte sarà unico, non più diviso in due parti, su una superficie di 235 metri quadri, dunque leggermente più ampio rispetto allo scorso anno.
Tre le Igp nello stand del Piemonte: Mela rossa, Castagna Cuneo e Nocciola Piemonte.
Il coordinamento, come sempre sarà dell’Aop (Associazione Organizzazione dei Produttori), con il sostegno dell’assessorato regionale all’agricoltura insieme al Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), in collaborazione con Fedagri-Confcooperative.
«Per i produttori piemontesi Fuit Logistica è diventato un appuntamento fondamentale per fare il punto a inizio di una nuova stagione. Anche questa volta - afferma Domenico Sacchetto, presidente di Asprofrut, che guida la delegazione - andremo a Berlino con molteplici speranze, ma anche consapevoli dei risultati ottenuti in tanti anni di lavoro. Sappiamo già che l’emergenza sanitaria cinese del Corona virus creerà qualche problema di presenze, ma confidiamo comunque di riuscire ad intercettare nuovi mercati. Porteremo a Berlino - aggiunge Sacchetto - le eccellenze enogastronomiche piemontesi, Terre del Barolo, Brachetto d’Acqui e Moscato d’Asti, con i formaggi Dop (Valgrana e Castelmagno), il Crudo di Cuneo (Carni Dock), gli antipasti Galfrè e Acqua Eva. Sarà con noi anche l’istituto alberghiero di Barge con due insegnanti e quattro allievi. Quello di Logistic Fruit - osserva Sacchetto - è un evento internazionale strategico per il nostro settore, una vetrina imprescindibile per far conoscere le nostre produzioni nel mondo e al tempo stesso un confronto su nuove colture, a partire ad esempio i piccoli frutti, che ci consentano di superare la crisi delle pesche, ormai strutturale e le difficoltà connesse alla malattia del kiwi che continua a falcidiare i nostri frutteti».
La presenza della Regione Piemonte sarà un supporto qualificante per “fare squadra” attorno a un comparto che affida al mercato internazionale buona parte della produzione complessiva.
Tutto ciò in un quadro che nell’ultima annata è stato caratterizzato più da ombre che da luci, specialmente per quanto riguarda l’ormai ineludibile problema della remunerazione dei produttori. In questi giorni si stanno liquidando i corrispettivi per la campagna delle pesche 2019, con prezzi che al netto degli scarti faticano ad arrivare ai 20 centesimi al kg. Anche le susine Angeleno, hanno segnato il passo, con un brusco arretramento delle quotazioni rispetto agli anni precedenti, da oltre a 40 a 20 centesimi.
Sul fronte dei prezzi hanno tenuto i mirtilli e i piccoli frutti, le mele estive e quelle del gruppo Gala, per via anche di una minore produzione che ha frenato la concorrenza della Polonia.
Sul tema, è intervenuta più volte con decisione la Coldiretti. «Negli ultimi mesi - spiega il presidente Roberto Moncalvo - abbiamo acceso i riflettori su una filiera della frutta gravemente malata. È essenziale una diversa consapevolezza da parte di tutti gli attori per invertire la rotta, perché di questo passo a rimetterci sarà l’intera economia del territorio, non soltanto i produttori agricoli. Per una vera svolta occorre maggiore trasparenza, con l’attivazione dell’Osservatorio regionale dell’ortofrutta che, abbiamo proposto alla nuova amministrazione regionale».