Primo aggiornamento autunnale sull’andamento di mele e pere da parte di Wapa, l’Osservatorio di mercato delle pomacee. I dati rivisti mostrano un moderato aumento della produzione sia di mele sia di pere per la campagna in corso, che dovrebbe raggiungere rispettivamente quasi 11 milioni di tonnellate per le mele e poco più di 1,8 milioni di ton per le pere.
Ciò è principalmente dovuto alle favorevoli condizioni meteorologiche di fine estate, che hanno migliorato il calibro e la colorazione delle varietà di media stagione e tardive. Sebbene la produzione sia leggermente superiore alle attese iniziali, i volumi complessivi restano nettamente al di sotto del pieno potenziale produttivo, stimato in 13 milioni di tonnellate per le mele e oltre 2 milioni di tonnellate per le pere, confermando per le pomacee un raccolto europeo 2025/26 di livello “medio-basso”.
LE CIFRE
Le principali revisioni sulle mele includono un aumento indicativo per la Polonia (+400 mila ton), mentre alcuni Paesi tra cui l’Italia devono aggiornare le cifre.
Le prospettive per gli scambi intra-Ue restano un punto di riferimento sicuro per il settore, accanto alle vendite sul mercato interno. Alcune criticità qualitative hanno determinato l’invio di volumi più elevati verso il settore della trasformazione, contribuendo a bilanciare il potenziale del mercato del fresco e a stringere la prospettiva di giacenze per il fresco nella parte avanzata della stagione.
Nonostante i venti contrari di natura geopolitica, i volumi di esportazione sono pienamente in movimento, con un aumento del 20% su base annua, sostenuti da una minore produzione in Turchia. Ciò sta creando opportunità per gli esportatori in Medio Oriente, India e Nord Africa (Egitto, Libia), oltre che in altre aree del Sud-est asiatico e dell’America Latina, malgrado alcuni svantaggi: tassi di cambio, vincoli di accesso ad alcuni mercati e le difficoltà logistiche nel Mar Rosso.
SCENARI
Il settore delle pomacee dovrà continuare a mitigare alcune sfide per mantenere uno sviluppo positivo, tra cui garantire prezzi soddisfacenti per compensare pienamente l’aumento dei costi di produzione, assicurarsi un set diversificato di strumenti per il miglioramento delle rese e affrontare i nuovi rischi di biosicurezza connessi ai cambiamenti climatici.
Resterà fondamentale stimolare la crescita dei consumi in un contesto di modelli in evoluzione, con la crescente concorrenza da parte di altri prodotti agroalimentari dove spicca la ricca offerta di frutta sugli scaffali della Grande distribuzione.
Mele e pere restano la categoria di punta nel paniere di frutta e offrono una grande diversità di varietà a disposizione del consumatore per l’intera durata della stagione. La categoria necessita di essere adeguatamente sostenuta dalla visione futura per l’agricoltura nell’Ue.
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