Pronta la spedizione a Berlino del mondo frutticolo saluzzese
Dal 5 al 7 febbraio torna l’appuntamento con la kermesse di Fruit Logistica
Dal 5 al 7 febbraio si terrà a Berlino la nuova edizione di Fruit Logistica. Al grande evento internazionale di settore diventato negli anni una vetrina per gli operatori della filiera frutticola mondiale, parteciperà una nutrita delegazione di aziende associate a Confagricoltura Cuneo, tra cui numerose realtà dell’areale saluzzese.
Michele Ponso, presidente della sezione Ortofrutta di Confagricoltura Cuneo e della Federazione nazionale di prodotto frutticoltura, conferma l’importanza di “esserci”. «La nostra presenza a Fruit Logistica è un’occasione unica per dimostrare l’eccellenza delle produzioni frutticole cuneesi in un contesto globale. I nostri prodotti non rappresentano solo la qualità agricola del nostro territorio, ma anche un modello sostenibile e innovativo di fare agricoltura. Partecipare a un evento di questa portata - osserva Ponso - permette alle aziende di aprirsi a nuovi mercati, di stringere collaborazioni strategiche e di rafforzare la competitività del comparto frutticolo locale. La provincia di Cuneo ha molto da offrire, e il Fruit Logistica è la passerella ideale».
L’edizione 2024 dell’evento ha fatto registrare la presenza di circa 2.770 espositori provenienti da 94 Paesi e di oltre 66 mila visitatori da 145 Paesi di tutto il mondo, affermandosi la fiera leader per il commercio mondiale della frutta. Confagricoltura allestirà uno spazio espositivo di 63 metri quadri ubicato nel padiglione 4.2, stand A-12 dove organizzerà numerosi eventi e incontri e momenti di approfondimento per le aziende partecipanti.
La partecipazione all’expo, per Ponso, è anche occasione per rimarcare il delicato momento del comparto, alle prese con diffusi cali di produzione, condizioni climatiche avverse, instabilità di mercato e incertezze globali.
Conclude Ponso: «Fruit Logistica rappresenta il luogo privilegiato in cui tirare le somme della stagione conclusa e gettare le basi per quella che verrà. Negli ultimi anni registriamo, purtroppo, non poche difficoltà che incidono negativamente su quasi tutte le produzioni frutticole: non mi riferisco solo ai prezzi di vendita, quanto ad esempio all’insorgere di sempre nuove fitopatie e, da questo punto di vista, la riduzione dei principi attivi utilizzabili per la difesa non fa che aggravare la situazione. Se a questo aggiungiamo i costi di produzione in generale rialzo e situazioni meteo climatiche sempre più avverse si capisce il motivo per cui molte imprese faticano a restare sul mercato».
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