Rifugi, aperture in vista per l’estate
Già ripartiti il Giacoletti, il Vallanta e il Mont Viso. Attesa di qualche giorno per il Quintino Sella
Quest’anno il manto nevoso sui sentieri del Monviso è importante: una primavera ricca di perturbazioni ha regalato neve in montagna e acqua in pianura. Lo spesso manto nevoso ancora presente in quota non ha fermato i lavori di preparazione alla stagione estiva dei rifugi.
«I lavori per l’apertura - scrive in un post Alessandro Tranchero del Quintino Sella - sono particolarmente impegnativi e non siamo ancora in grado di definire una data esatta, speriamo nei prossimi giorni di essere più precisi. Il locale invernale è sempre disponibile».
L’accesso al rifugio da Pian del Re in valle Po è innevato dalla quota del lago Chiaretto, con assenza di traccia. Accumuli importanti si trovano sulla morena tra il Viso Mozzo e la Nord Est di Viso. È consigliato l’uso di scarponi da montagna, bastoncini, ciaspole e, in caso di rigelo, ramponi.
Ancora sconsigliato, per gli escursionisti non esperti, il Giro del Monviso, visto che in molti punti i colli sono ingombri di neve, in particolare il versante nord del Colle di Vallanta e il versante est del Colle delle Traversette.
Proprio alle Traversette è stato riaperto nei giorni scorsi il Buco di Viso, a quota 2.882 metri. Una montagna di neve ostruiva ancora il passaggio sul lato francese. Sono stati proprio i rifugisti francesi del Refuge du Viso, armati di pala, a liberare il loro ingresso del tunnel, ostruito da oltre 5 metri di neve. Vista l'abbondante quantità di neve in quota, il Parco del Monviso suggerisce comunque agli escursionisti di raggiungere il Buco di Viso soltanto se adeguatamente preparati e in possesso della corretta attrezzatura.
Il rifugio Vallanta, in valle Varaita, ha aperto i battenti lo scorso weekend e punta ora a mantenere l’apertura continuativa tutti i giorni.
Martedì 18 giugno ha riaperto anche il Giacoletti, in valle Po, alla base di punta Udine.
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