Uncem invita a scegliere banche vicine al territorio
L'invito di Uncem
Nel silenzio della politica locale, che poco può quando si tratta di colossi della finanza, ad intervenire sulla chiusura delle filiali di Intesa San Paolo di Sanfront e Paesana è l’Unione dei comuni montani. Il presidente nazionale Marco Bussone e quello regionale Roberto Colombero contestano la decisione dell’istituto di credito, invitando i correntisti a cambiare banca per dare una risposta chiara: «Si rende evidente che proprio per i territori questi grandi gruppi non hanno interesse».
Lunedì per una simile chiusura proprio l’Uncem ha organizzato una manifestazione a Bobbio Pellice. Qualora trovassero una spalla anche in zona, i vertici dell’associazione potrebbero organizzare una protesta simile in valle Po.
Ancora Bussone: «Alla chiusura, annunciata prima di Natale, si somma promessa, da valutare in base alle disponibilità di locali comunali, di mantenere un servizio bancomat. Serve a poco. Apprezzabile, ma non sufficiente. La smobilitazione delle banche è un problema istituzionale gravissimo, che marginalizza i territori».
I vertici dell’Uncem lanciano quindi la provocazione: «Dato che questa maxi aziende finanziarizzate sbattono la porta in faccia a Comuni e comunità, suggeriamo ai residenti di cambiare banca».
L’obiettivo di Uncem è puntare sulla competizione tra istituti bancari: «Se qualche altra banca arriverà, è perché avrà capito che l'Italia è fatta di piccoli Comuni e luoghi. Tagliarli fuori è solo un danno, anche per chi è concentrato sull'alta finanza internazionale».
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