Approvata la “manovra”. La minoranza torna a dividersi

Approvata la “manovra”. La minoranza torna a dividersi
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Sulla manovra di oltre 600 mila euro adottata dall’amministrazione per far fronte all’emergenza sanitaria, una sorta di “finanziaria di guerra” come l’ha definita il consigliere di maggioranza Corrado Lauro, la minoranza di centrodestra si è nuovamente divisa.

Il dibattito del Consiglio in streaming ha evidenziato una frattura che, a fase alterne, si verifica nella variegata pattuglia dell’opposizione.

Se i numeri non hanno convinto il consigliere di Forza Italia Fulvio Bachiorrini, il quale ha chiesto chiarimenti tecnici, il collega Carlo Savio di “SiAmo Saluzzo”, la componente cattolico-liberale del centrodestra, si è espresso a favore

Per Bachiorrini «ci sarebbe stato spazio per un’azione più incisiva sulle spese correnti e sull’avanzo di amministrazione. Mi auguro - ha detto - ci possa ancora essere spazio per una maggiore attenzione alle famiglie anche a proposito dell’addizionale Irpef».

Ha ribattuto Savio: «Si poteva forse fare di più, ma la scelta dimostra come i Comuni siano rimasti l’unica realtà istituzionale in grado di incidere tangibilmente nella vita dei cittadini con interventi mirati, a diversità del governo che ha varato ogni sorta di decreti, promettendo mari e monti, che all’atto pratico si sono però rivelati annunci o poco più».

Moderati anche i toni espressi dal consigliere della Lega Domenico Andreis, il quale - secondo voci di corridoio - sarebbe sempre meno allineato con il suo partito, almeno in ambito cittadino.

«Si potrebbe discutere su tante cose, ma sono comunque state adottate decisioni importanti rispetto alle quali - ha detto l’esponente leghista - non si può non essere d’accordo. Abbiamo un’amministrazione che sta lavorando bene, i numeri sono gestiti con criterio e in maniera intelligente. È vero - ha aggiunto – che è stato fatto molto per la famiglia, ma ci sono famiglie che vivono su stipendi fissi e altre che basano il loro reddito sui fatturati delle loro attività rimaste chiuse per lungo tempo, che stanno soffrendo molto di più».

Nel dibattito online - dopo la lunga e articolata esposizione delle cifre illustrate in dettaglio dal vicesindaco e assessore alle Finanze Franco Demaria - sono intervenuti per la maggioranza, Corrado Lauro e Fiammetta Rosso, sostenendo con convinzione le misure adottate dalla giunta.

A loro si è aggiunto il prosindaco di Castellar Eros Demarchi, sottolineando come sia stata giusta la scelta della fusione, specie in considerazione delle maggiori entrate derivate dalla scelta di unire i due municipi.

Il confronto si è concluso con l’intervento del sindaco, il quale non ha rinunciato a bacchettare il rappresentante di Forza Italia: «Lo svolgimento del Consiglio online non consente a Bachiorrini di comprendere la portata dell’azione a sostegno delle famiglie».

Mauro Calderoni ha colto al balzo le divisioni delle minoranza per elogiare «l’onestà intellettuale di Savio che si staglia cristallina in questo Consiglio».

Il sindaco ha voluto ringraziare pubblicamente la generosità dei saluzzesi, privati e aziende, che hanno contribuito con offerte per il “buono famiglia” o con elargizioni fatte all’ospedale per il tramite dell’ Officina delle Idee o la Croce Verde.

Ha poi rivolto un pubblico elogio ai dipendenti del Comune, ai colleghi di giunta, alla Protezione civile, agli Alpini e a tutte le associazioni che si sono prodigate in questi mesi difficili.

«Grazie anche alle minoranze - ha detto in conclusione col suo consueto piglio sarcastico - che invece di polemizzare o avanzare proposte che potevano disturbare il lavoro dell’amministrazione ci hanno lasciato sviluppare un’azione serena e distesa».

Al termine della discussione le misure previste della “manovra emergenziale” sono state approvate coi voti favorevoli della maggioranza e del consigliere di minoranza Savio.

Si sono invece astenuti i consiglieri Fulvio Bachiorrini, Alessandra Piano, Domenico Andreis, Paolo  Demarchi  e  Paolo  Scaletta.

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