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Demaria raccoglie il testimone Sarà il candidato di "Insieme si Può"

Dopo i dieci anni di Calderoni una scelta “centrista”

Demaria raccoglie il testimone Sarà il candidato di "Insieme si Può"
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Franco Demaria, classe 1956, sposato e padre di due figli che lo hanno reso più volte nonno, bancario della Cassa di Risparmio di Saluzzo in pensione, è l’uomo a cui “Insieme si può” affida il compito di raccogliere il testimone da Mauro Calderoni.

È lui il candidato sindaco che dovrà guidare il centro- sinistra civico, allargatosi ad ogni tornata elettorale verso il “centro”, al possibile governo della città per la quinta volta.

In questa tornata, dopo vent’anni - due consiliature a guida Paolo Allemano e altrettante con Mauro Calderoni - l’asse della maggioranza si è infatti spostato in direzione della componente moderata della coalizione.

Demaria è un veterano del municipio, dove ha fatto il suo ingresso nel 1992, provenendo dal mondo associativo (donatori di sangue Avis in primis) e sportivo cittadino (Saluzzo Calcio).

In questi trent’anni ha ricoperto tutti i ruoli amministrativi, da semplice consigliere comunale, a presidente del consiglio comunale ad assessore con deleghe che hanno spaziato dai servizi sociali, al bilancio e allo sport. Attualmente è anche vicesindaco.

Si tratta di un passaggio di consegne all’interno della coalizione “Insieme” che va nel segno della continuità, dell’esperienza e del suo lungo cursus honorum.

Hanno giocato a favore di Demaria il suo radicamento nel tessuto sociale cittadino e le sue entrature nel mondo sportivo, sia del calcio (dove è stato un provetto calciatore nelle fila del Saluzzo Calcio) che dell’Atletica Saluzzo.

Al suo fianco ci sarà la collega assessora alle attività produttive Francesca Neberti, che lo affiancherà come vicesindaco e già nella prospettiva di un tandem nel 2029 quando – elettori permettendo – sarà lei a ricevere l’investitura.

L’erede di Calderoni, da tutti noto in città con l’abbreviativo di “Dema” si presenta come un sindaco di transizione: l’uomo con maggior esperienza amministrativa chiamato a fungere da traghettatore in vista di un passaggio generazionale che a Saluzzo, tanto al centro come a sinistra che a destra, fatica a materializzarsi.

A sostenere “Dema” nella sua corsa verso il municipio sono certe cinque liste cui potrebbe aggiungersene una in sostituzione dei Moderati che, questa volta, si sono schierati in Regione col centrodestra e a Saluzzo con Marco Piccat.

L’impianto, nella sostanza, è lo stesso del 2019 con le medesime formazioni, tutte civiche: Città da amare, Uniti per Saluzzo, Sinistra Saluzzese, Città Democratica e Polo Civico per Saluzzo.

Qualcuna potrebbe cambiare denominazione ma non sicuramente quelle storiche, a partire da Città da Amare, che segnò, nel 2004, la svolta a sinistra della città con l’elezione a sindaco di Paolo Allemano.

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