Insediato il nuovo Consiglio provinciale
Robaldo conferirà vicepresidenza e deleghe soltanto a fine anno
Si è insediato venerdì scorso il nuovo Consiglio provinciale, scaturito dalle urne dopo le elezioni del 29 settembre.
I dodici consiglieri sono stati eletti dai sindaci e dai consiglieri comunali della Granda e vanno a comporre l’organo di supporto al presidente Luca Robaldo, fino al termine del suo mandato previsto per settembre 2026.
Nel corso della prima seduta, Robaldo, dopo aver salutato e augurato buon lavoro ai neo consiglieri, ha manifestato le sue preoccupazioni per le difficoltà economiche in cui viene nuovamente a trovarsi l’ente alla vigilia dell’inverno e dopo i tagli che hanno interessato le Province.
Il presidente non ha definito la vicepresidenza né assegnato, per il momento, deleghe. Si è riservato di farlo più avanti, probabilmente entro la fine dell’anno.
I consiglieri - lo ricordiamo - sono espressione di tre liste che hanno avuto quattro eletti ciascuna.
La lista “La Nostra Provincia” (centrosinistra) è rappresentata da Alberto Gatto sindaco di Alba, Loris Emanuel consigliere provinciale uscente e sindaco di Moiola, Davide Sannazzaro consigliere provinciale uscente e sindaco di Cavallermaggiore e Stefania D’Ulisse consigliere comunale di Cuneo.
Per la formazione “Ripartiamo dalla Granda” (centrodestra) ci sono Simone Manzone sindaco di Guarene, Rocco Pulitanò ex consigliere provinciale e consigliere comunale a Mondovì, Roberto Baldi sindaco di Bagnolo Piemonte e Massimo Antoniotti consigliere provinciale uscente e consigliere comunale di Borgomale.
La lista “Patto Civico per la Granda” (conosciuta come la lista del presidente Robaldo) è rappresentata da Pietro Danna già consigliere provinciale e consigliere comunale a Monastero Vasco, Silvano Dovetta consigliere provinciale e sindaco di Venasca, Vincenzo Pellegrino consigliere provinciale e consigliere comunale a Cuneo e Ivana Casale sindaco di Manta.
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