Manta, i nuovi scenari dopo la crisi di giunta

Le nomine dei due nuovi assessori subentrati alle dimissionarie Stefania Lasagno e Ivana Casale, sono state formalizzate a metà settimana. Stefania Arnolfo, che aveva già fatto parte dell’esecutivo del paese, assume le deleghe a Politiche sociali, Pari opportunità e Sanità. La giovane consigliera Giorgia Sacchi entra in giunta per occuparsi di Rapporti con le associazioni, eventi e manifestazioni, Sport e tempo libero.

La squadra si ricompatta: il sindaco Paolo Vulcano chiude così, almeno a livello formale, la crisi politica che aveva terremotato il Comune. Restano le scorie di un dissidio interno consumatosi negli ultimi mesi, che potrebbe aprire nuovi scenari in vista delle prossime elezioni, in calendario a giugno 2024.

Di stupore è stata la reazione della capogruppo di minoranza Graziella Romano. «Non eravamo al corrente di nulla: abbiamo saputo del primo forfait, quello di Margaria, dal diretto interessato in Consiglio. Quello delle altre due dimissionarie dai giornali. Non è facile trovare punti di incontro tra figure e idee diverse, ma sta di fatto che la giunta Vulcano oggi è totalmente rinnovata».

La leader della lista civica Manta Insieme ovviamente guarda con curiosità alle prossime elezioni, anche se sembra escludere un avvicinamento agli “scissionisti” in chiave ribaltone. Rivolge maggiore interesse invece alla vecchia anima dell’Unione Popolare Mantese, che ha governato il paese quasi 40 anni, ma che non ha presentato liste nelle passate elezioni. Un riferimento in questo senso, visto anche il suo recente attivismo nella battaglia contro la tangenziale di Verzuolo (tacciata di danneggiare molti residenti mantesi) che lo ha riportato agli onori della cronaca, potrebbe essere l’ex sindaco Gianni Quaglia.

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