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Manta, terremoto nella giunta. Si dimettono tre assessori

All’origine divergenze sulla linea politica per le due donne; questioni professionali per l’architetto

Manta, terremoto nella giunta. Si dimettono tre assessori
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Terremoto nella giunta di Manta, guidata dal sindaco Paolo Vulcano. Tre assessori su quattro, Pierfranco Margaria, Ivana Casale e Stefania Lasagno hanno rassegnato le dimissioni. L’unico a restare al suo posto è stato il vicesindaco Roberto Satto.

Il primo a dare la stura alle dimissioni è stato Margaria, giovedì 23 novembre, cui hanno fatto seguito, a distanza di una settimana, quelle di Casale e Lasagno.

Margaria, architetto, aveva le deleghe ad Urbanistica, Edilizia privata e Istruzione ed era anche responsabile del Servizio patrimonio e manutenzione del Comune. Casale, imprenditrice, si occupava fino a ier l’altro di Attività produttive, Cultura e Sport.

Lasagno, anche lei architetto, era assessore tecnico (cioè non consigliere comunale), subentrata un anno e mezzo fa a Stefania Arnolfo, e aveva la delega a Lavori pubblici, casa di riposo Maero e Politiche sociali.

Margaria è l’unico a ricondurre la sua decisione a ragioni personali e professionali, mentre dalle motivazioni delle due colleghe traspaiono divergenze su non meglio specificate questioni amministrative con il sindaco.

Ivana Casale, nella sua lettera di rinuncia, fa riferimento «ad un notevole scollamento nel modo di intendere l’interesse pubblico e nell’affrontare questioni che affliggono la nostra comunità».

Lasagno, dal canto suo, parla di «decisioni ed eventi che hanno delineato un allontanamento dalle linee di pensiero comuni».

Vulcano, a stretto giro di posta, ha già provveduto a sostituire Margaria con Manuela Culasso, 53 anni, dipendente della pubblica amministrazione, mentre per quanto riguarda Casale e Lasagno non risulta siano ad oggi stati adottati provvedimenti di sostituzione.

Va comunque detto che sia Margaria che Casale resteranno sui banchi del Consiglio comunale, visto che nei municipio delle dimensioni di Manta non c’è quell’incompatibilità di ruoli tra consigliere e assessore che esiste invece nei Comuni oltre i 15 mila abitanti.

Certo è che con una tempesta di questa portata non basterà qualche rattoppo per riportare alla compattezza la lista civica “Manta Rnt 2.0” (Rinnovamento nella Tradizione) considerato che mancano poco più di sei mesi alle elezioni comunali in calendario per giugno 2024.

Il dato politico che emerge in tutta evidenza è che il gruppo di maggioranza registra un pesante sfilacciamento in prossimità della fine della consiliatura.

È ragionevole ipotizzare che le manovre elettorali siano partite, anche se Gianfranco Margaria - che molti indicano come possibile competitor di Vulcano il prossimo anno - getta acqua sul fuoco.

«Non ho particolari elementi di dissenso nei confronti del sindaco, che nella mia lettera ho anche ringraziato per l’opportunità datami di far parte dell’esecutivo e per la collaborazione in questi quattro anni. Oggi come oggi - considera - intendo dedicarmi alla mia attività professionale. La volta scorsa ho deciso di candidarmi in prossimità della scadenza. In questo momento non so dire quali saranno le decisioni che assumerò tra sei mesi».

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