Neberti: «Il sistema Saluzzo resta forte Pronti per gli eventi di San Chiaffredo» intervista L’assessore: «La città ha risposto con determinazione alle lunghe chiusure»

Neberti: «Il sistema Saluzzo resta forte Pronti per gli eventi di San Chiaffredo» intervista L’assessore: «La città ha risposto con determinazione alle lunghe chiusure»
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Francesca Neberti, 38 anni il 2 giugno (auguri!), è avvocato. Sposata con Davide Sola, titolare del “Caffè Principe” di Saluzzo, è mamma di due gemelli: Filippo e Jacopo.

Nel 2009 è stata candidata nella lista “Città Democratica”, a sostegno del sindaco Paolo Allemano e di seguito nominata alla Fondazione Bertoni. Nel 2014, a sostegno del sindaco Mauro Calderoni, si presenta nella lista “Una Città da amare”, e viene nominata assessore alle Attività produttive.

Alle elezioni del maggio 2019 si ricandida nella medesima lista, venendo eletta al primo posto e risultando fra i candidati più votati e prima fra le donne. Il sindaco Calderoni la riconferma in giunta con le medesime deleghe. Ha fatto parte dell’Anci Giovani Piemonte e, dall’ottobre dello scorso anno, siede nel Consiglio regionale Uncem.

Assessore Neberti, dopo oltre un anno, segnato dalla pandemia, come giudica la situazione dell’economia saluzzese? Come stanno reagendo le nostre imprese? 

«Durante questo difficilissimo anno il tessuto produttivo della nostra città ha dimostrato di essere sano. Sicuramente il mondo economico è stato messo a dura prova dal susseguirsi di provvedimenti, di chiusure ed aperture poco programmate e tutto ciò ha avuto ripercussioni sulle attività ma è indubbio che da parte degli operatori c’è stata capacità di risposta e di ripresa. Se il primo lockdown aveva colto tutti impreparati il secondo li ha visti determinati ad investire su loro stessi».

Cosa ha fatto il Comune per sostenere il settore, in particolare quello di bar e ristoranti, che è stato indubbiamente il più provato dalla lunga chiusura? 

«Abbiamo da subito approvato una serie di misure che permettono agli operatori di usufruire degli spazi pubblici per triplicare la superficie dei dehors, nonché il differimento di tutti i pagamenti a favore del Comune ed è stato studiato un pacchetto di esenzioni e di semplificazioni per le procedure. Questi interventi sono stati predisposti a maggio dello scorso anno e prorogati per tutto il 2021».

La pandemia ha impattato in misura notevole anche sull’organizzazione di eventi, mercati e fiere. Come vi state attrezzando per i prossimi appuntamenti dell’autunno? Si terranno le manifestazioni di San Chiaffredo?

«Sin dallo scorso anno abbiamo stravolto tutti i nostri eventi, messo mano alle planimetrie, ridisegnato gli spazi, predisposto protocolli di sicurezza e tutto questo per riuscire a confermare gli appuntamenti storici. Questo straordinario lavoro si è potuto fare grazie agli uffici, alla grande competenza assunta dalla Fondazione Bertoni e grazie alla presenza dei tanti volontari e Protezione civile. Già lo scorso anno quindi siamo riusciti a confermare sia la Fiera di San Chiaffredo che la Mostra della Meccanizzazione Agricola e da più di un mese stiamo lavorando per l’edizione 2021 di entrambe gli appuntamenti. Quest’anno il Pala Crs è utilizzato come centro vaccini pertanto, insieme all’Arap, stiamo valutando altre soluzioni che permettano lo svolgimento della Mostra regionale della razza Frisona».

Dal punto di vista della programmazione dello sviluppo economico, considerando anche l’eventuale disponibilità di risorse europee, quali sono gli interventi che servirebbero in ambito locale per accelerare la ripresa? 

«C’è da augurarsi che la politica si occupi in modo tempestivo dei grandi temi che riguardano il nostro territorio, primo fra tutti il trasporto pubblico, il movicentro, la sanità. Sono argomenti ormai improrogabili se si vuole pensare ad una rapida ripresa dell’economia. Affronteremo le prossime fasi esattamente come abbiamo fatto sino ad oggi e cioè confrontandoci con gli operatori e con le associazioni di categoria in modo da essere di reale supporto».

Non riterrebbe utile una cabina di regia, a livello territoriale, per concertare al meglio progetti e misure per l’accesso ai fondi europei? La sensazione, leggendo quel che emerge dal censimento della Regione a proposito della Next Generation Piemonte è che si proceda in ordine sparso.

«Saluzzo, negli ultimi anni, ha investito moltissimo nella politica di area vasta. Il Piter Terres Monviso basa la propria strategia di sviluppo sui forti legami culturali, sociali ed economici del nostro territorio. Pensare oggi di costruire delle strategie di valorizzazione senza prendere come base di partenza almeno l’area Gal (Gruppi Azione Locale) sarebbe una follia».

Quindi, mano tesa ai Comuni vicini.

«Certamente, e più in generale all’intero territorio. Anche nelle singole scelte di politica locale si deve sempre tenere conto di questa visione di insieme delle nostre terre».

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