politica nel saluzzese

Provincia, la sfida è fra tre squadre Saluzzese: novità Casale Baldi.

Il centrosinistra cittadino appoggia Tagliano. Dovetta cerca la riconferma, fuori il sindaco di Lagnasco Dalmazzo

Provincia, la sfida è fra tre squadre Saluzzese: novità Casale Baldi.
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Si svolgeranno domenica 29 settembre le elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale, una votazione di secondo grado che riguarda cioè soltanto gli amministratori dei 247 Comuni della Granda. Dopo un gran parlare di ritorno all’elezione diretta per la Provincia, sia per quanto riguarda il presidente che i consiglieri, di fatto nulla è cambiato e a 10 anni dall’entrata in vigore della legge Del Rio, che avrebbe dovuto abolirle, le amministrazioni provinciali restano nel limbo.

Si voterà nella sola giornata di domenica 29 settembre in quattro seggi: Cuneo, Alba, Mondovì e Saluzzo. Le modalità sono quelle del voto “ponderato”, vale a dire che il peso di ciascun amministratore-elettore varia in base alle dimensioni del Comune che rappresenta.

Sul piano politico si prospettano tre liste: una civica di centro che fa riferimento all’attuale presidente, Luca Robaldo, una di centrosinistra e una di centrodestra. Fratelli d’Italia e Lega avrebbero voluto una sola formazione di centrodestra ma Forza Italia ha spiegato ai partner che è preferibile avere un “Patto civico” d’interposizione (la cosiddetta lista Robaldo) per contenere Pd e centrosinistra che vengono dati per favoriti potendo contare sulla maggioranza di governo in 4 delle sette sorelle: Cuneo, Alba, Bra e Saluzzo.

Lunedì 9 scadono i termini per la presentazione delle liste che devono essere state sottoscritte da almeno 140 amministratori.

Per ciò che concerne l’area saluzzese circolano i primi nomi.

Per il Patto civico di Robaldo sono in pista la sindaca di Manta, Ivana Casale e il collega di Venasca Silvano Dovetta, che la volta scorsa era stato eletto nella lista di centrosinistra “La Nostra Provincia”. Per il centrosinistra da Saluzzo si candida il giovane consigliere Andrea Tagliano, mentre per il centrodestra Roberto Baldi, sindaco di Bagnolo (in quota Forza Italia), e (forse) Nicolò Giordana, consigliere di minoranza a Saluzzo, per Fratelli d’Italia.

Non ci sarà invece il sindaco di Lagnasco, Roberto Dalmazzo, che un anno fa era candidato alla presidenza.

In questa tornata non è in discussione il ruolo del presidente della Provincia, che resterà in carica fino a settembre 2026.

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