Casa nuova o ristrutturata ma in ogni caso “energetica”
La maggior parte delle costruzioni che siamo abituati a vedere attorno a noi sono “energivore” perché consumano troppa energia. Questo succede quando non si pone la giusta attenzione nella definizione di tutti i nodi costruttivi utili a ottenere un maggior livello tecnico che ci consente un risparmio durante l’utilizzo dell’abitazione stessa.
Ma cosa si intende per “casa energetica?”
Questo termine si riferisce a un'unità abitativa che possiede alte prestazioni energetiche dovute alle migliori caratteristiche costruttive, tipologiche ed impiantistiche che sono finalizzate all’ottenimento del massimo risparmio energetico possibile oltre ovviamente alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
SVOLTA IN ITALIA
In Italia solamente negli ultimi anni c’è stata una svolta in questa direzione e, se vogliamo guardare con ottimismo al futuro delle costruzioni, non possiamo far altro che pensare che la strada intrapresa sia quella giusta. Ma non illudiamoci, se vogliamo considerare l’idea di poter rendere la nostra casa autosufficiente dal punto di vista energetico il cammino da percorrere è ancora lungo.
Innanzitutto dobbiamo distinguere una nuova realizzazione da una ristrutturazione.
In questo caso “partendo da zero” è più facile riuscire ad ottenere gli obiettivi prefissati garantendo il risultato di progettare e realizzare una vera e propria “casa passiva” con consumi energetici ridotti al minimo o pressoché nulli.
Una casa energetica efficiente assicurerà agli abitanti il massimo comfort termico, i necessari ricambi d'aria e la giusta quantità di luce diurna e notturna di cui gli ambienti interni necessitano; il tutto con un ridotto consumo di energia.
RISTRUTTURAZIONE
Nel caso di una ristrutturazione, invece, tutto si complica, ma si possono ottenere ottimi risultati anche in questo caso. E’ necessario però porre la massima attenzione all’analisi preliminare dell’edificio esistente in modo da carpirne tutte le caratteristiche e poter così analizzare al meglio gli interventi migliori da fare per massimizzare il risultato.
FABBISOGNO ENERGETICO
In quest’ottica si procede definendo il fabbisogno energetico dell’edificio ricavandolo dalla somma dell’energia necessaria sia per il riscaldamento invernale sia per il raffrescamento estivo, ma anche per la ventilazione meccanica controllata e per l'elettricità necessaria per il funzionamento di tutti gli elettrodomestici interni. Una volta ottenuto questo si parte con la