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Qualità dell’aria alla base del benessere

Il controllo del tasso di umidità è fondamentale per avere un ambiente sano

Qualità dell’aria alla base del benessere

Il controllo dell’umidità relativa è un elemento determinante per l’efficienza energetica e la qualità dell’aria indoor. Il range ottimale, indicato tra 40% e 50%, garantisce condizioni termoigrometriche favorevoli al benessere umano e alla conservazione dei materiali edilizi.

Un tasso superiore al 55-60% aumenta il punto di rugiada: il vapore acqueo tende a condensare sulle superfici fredde (ponti termici, serramenti, pareti nord), creando l’ambiente ideale per muffe e batteri. Oltre ai danni estetici e strutturali, questo comporta una diminuzione dell’isolamento termico e un maggior fabbisogno di riscaldamento, con conseguente incremento dei consumi.

Al contrario, valori inferiori al 35% rendono l’aria eccessivamente secca, causando disidratazione delle mucose, irritazioni e maggiore veicolazione delle particelle virali.

Per mantenere il tasso corretto è utile un ricambio d’aria controllato – anche breve ma frequente – e una gestione equilibrata degli impianti. In inverno possono essere impiegati umidificatori integrati o mobili, mentre in estate la funzione dehumidify dei climatizzatori riduce la sensazione di afa più efficacemente del semplice abbassamento della temperatura. Un controllo accurato dell’umidità, quindi, non solo tutela la salute, ma permette anche di migliorare il rendimento termico complessivo della casa.