I bruchi che invadono il Po
C’è chi guarda con preoccupazione al moltiplicarsi di nidi di bruchi nel piccolo bosco planiziale di Cardé, area naturale protetta del parco del Monviso, che si trova in via Roma, a ridosso del campo da bocce, poco a monte del ponte sul Po.
Da qualche settimana molti alberi dell’area si sono ricoperti di bozzoli bianchi, anche di grandi dimensioni, da cui escono migliaia di bruchi.
Non si tratta di processionaria, ma di un insetto diverso, l’Hyphantrya cunea. È un lepidottero le cui larve sono voracissime, sostanzialmente onnivere di ogni tipo di foglia. Non sono pericolose per l’uomo, ma diversi residenti della zona lamentano, già negli anni scorsi, una vera invasione di bruchi.
La cura migliore sarebbe quella di raccogliere i nidi-ragnatela e distruggerli. Una pratica decisamente difficoltosa nell’area, considerata l’estensione della colonia. L’alternativa, dice un esperto, sarebbe un trattamento insetticida, oppure una lotta biologica con il bacillus thuringensis.