«Da Calderoni parole pretestuose e offensive»

«Da Calderoni parole pretestuose e offensive»
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Dai consiglieri comunali della minoranza di Saluzzo riceviamo e pubblichiamo.

«A seguito degli articoli apparsi sul quotidiano on line Targato Cn e sulla Gazzetta di Saluzzo lo scorso mercoledì, intendiamo stigmatizzare i toni ed i contenuti delle repliche effettuare dal sindaco Mauro Calderoni al nostro comunicato stampa con il quale, come opposizione, abbiamo espresso il nostro disappunto sull’eventuale riapertura del dormitorio Pas nell’ex Caserma Filippi al Foro boario alla luce dell’emergenza epidemiologica tuttora in corso.

Invero, il sindaco si dichiara provocatoriamente stupito per la “manifestazione di vitalità dei consiglieri di minoranza” ed afferma, senza contestualizzare, che le minoranze si sono sottratte all’ultima seduta del consiglio comunale.

Dopo aver ammesso che la nostra opinione sulla questione Pas è assolutamente condivisibile affermando “l’avevo detto pubblicamente il 5 marzo”, continua dicendo che, a suo avviso, sarebbe stato “sbagliato l’approccio” a causa dei toni polemici.

Ancora. Afferma Calderoni che, per la prima volta dopo il voto delle comunali dello scorso anno, le minoranze si sono ricompattate.

Ebbene, posto che sin dai primi momenti del nostro insediamento abbiamo svolto il nostro ruolo con tutto l’impegno e l’abnegazione di cui siamo capaci, riteniamo offensivo quanto affermato dal primo cittadino il quale non rinuncia a polemizzare sulla nostra assenza all’ultimo consiglio comunale. Invero, la nostra decisione di non partecipare all’ultimo consiglio comunale fissato in data 11 marzo scorso è stata dettata da un senso di responsabilità istituzionale alla luce della già avanzata situazione di emergenza sanitaria in atto (tanto è vero che il primo decreto legge che ha introdotto misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covis-19 risale al 23 febbraio).

È necessario che il buon esempio parta proprio da chi rappresenta i cittadini, a nostro avviso. Non partecipare al consiglio comunque ha rappresentato un atto dovuto, per la tutela della nostra salute e per quella altrui. Oltretutto non si comprende la ragione per la quale, se c’erano decisioni urgenti da discutere in Consiglio, si sia atteso oltre due mesi e mezzo prima di fissare l’incombente, dato che l’ultimo consiglio comunale si era tenuto il 23 dicembre 2019. La nostra unanime decisione di non partecipare al predetto Consiglio è stata oggetto di plurimi scambi di opinione avvenuti telefonicamente con il presidente del Consiglio, al quale l’avv. Piano, in nome e per conto di tutte le forze di opposizione, ha inviato in tempo utile e prima di inviarla agli organi di stampa, una comunicazione ufficiale con la quale comunicava la decisione suddetta.

Ci chiediamo, poi, se prima di replicare il sindaco abbia letto con attenzione il predetto nostro comunicato stampa dal momento che non può residuare alcun dubbio sul fatto che i toni utilizzati siano assolutamente pacati e privi di qualsivoglia vena polemica che, peraltro, poco si adatta al momento che stiamo vivendo.

Infine, teniamo ad evidenziare come, contrariamente a quanto affermato da Calderoni, questa non sia affatto la prima volta in cui le minoranze abbiano agito all’unisono. E questo è facilmente verificabile».

Alessandra Piano, Fulvio Bachiorrini, Paolo Demarchi, Domenico Andreis, Paolo Scaletta, Carlo Savio

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