«Ora forse l’Europa sarà più vicina»

«Ora forse l’Europa sarà più vicina»
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Si è tenuto, nella serata di venerdì 26 giugno, un webinar dal titolo “Europa ed emergenza sanitaria: fatti e percezioni”, organizzato da “Scrittori in città”, dall’ Europe Direct di Cuneo e da Apice, associazione cuneese che si occupa di Europa.

«Credo che in questi mesi abbiamo vissuto una situazione estremamente particolare, un unicum per la nostra generazione. Tutto ciò ha rappresentato un crush test per il nostro sistema politico, economico, sociale e istituzionale - così ha esordito Federico Borgna, sindaco di Cuneo e presidente della Provincia -. L’esisto per il sistema Italia - ha aggiunto - non è stato positivo e, anzi, sono emersi numerosi punti di criticità. Sarà importante comprendere quali siano state le situazioni di debolezza, in modo da poter intervenire con concretezza ed efficacia. L’Europa è stata un punto di riferimento indispensabile in questo frangente ed ha fatto emergere alcune contrapposizioni, nel dibattito politico del nostro Paese. Sarà importante capire anche come utilizzare al meglio gli investimenti europei, che arriveranno nel prossimo periodo».

Sono intervenute due personalità, da sempre impegnate nella divulgazione delle tematiche relative all’integrazione europea, Carlo Cottarelli (foto), economista ed editorialista italiano, e Massimo Giannini, il nuovo direttore della Stampa che ha animato il dibattito con i suoi interventi.

«Lo scoppio del Covid-19 ha causato due diverse tipi di crisi - ha sostenuto Cottarelli -. Dalla crisi sanitaria si è passati a quella economica. Siamo riusciti ad evitare la crisi finanziaria, solo con l’aiuto dell’Europa. L’intervento della Bce (Banca Centrale Europea) e delle altre istituzioni sono stati fondamentali in questo senso. Secondo le più recenti previsioni del Fondo Monetario Internazionale, si prevede una caduta del Pil del 5% a livello mondiale, fatto senza precedenti nella storia economica globale. I dati dell’Europa e dell’Italia sono peggiori rispetto a quelli del resto del mondo. Tuttavia, questa situazione, se ben sfruttata - ha concluso -, potrà portare alla realizzazione di un bilancio europeo e di una politica fiscale federale, che potrà rilanciare l’economia del Vecchio Continente e favorire quindi la ripresa anche nel nostro Paese».

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