L’ospedale entra nella “Fase 2” Rimessa a nuovo l’intera ala B doronzo: rafforzerà il suo ruolo di presidio territoriale

L’ospedale entra nella “Fase 2” Rimessa a nuovo l’intera ala B doronzo: rafforzerà il suo ruolo di presidio territoriale
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Dall’emergenza sanitaria, che ha visto, e vede tuttora, l’ospedale di Saluzzo impegnato in prima linea nella cura dei pazienti affetti da coronavirus, nasce un’occasione di rilancio e potenziamento della struttura cittadina.

Il nosocomio saluzzese prende la rincorsa per arrivare con slancio alla sua personale “Fase 2”.

La pioggia di donazioni arrivate dal territorio e il suo oculato utilizzo, coordinato tra Baldassarre Doronzo, referente scientifico delle associazioni che hanno promosso la campagna di raccolta fondi, Nicola Launaro, direttore del reparto Covid di Saluzzo, e i vertici dell’Asl Cn1, sta contribuendo al rinnovo e all’ammodernamento delle strumentazioni in dote all’ospedale. In quest’ottica si assiste dunque ad un potenziamento del ruolo del nosocomio saluzzese come ospedale di territorio in sinergia con la struttura-madre di Savigliano.

«C’è una seconda fase in cui stiamo entrando anche a livello sanitario – spiega Doronzo -. Continueremo a sostenere l’emergenza coronavirus, perché credo che il reparto Covid a Saluzzo resterà ancora a lungo. Quanto raccolto ci permetterà però di “uscire” dall’ospedale, e aiutare anche il territorio, inteso come distretto sanitario, nel gestire il contenimento e la prevenzione. L’ospedale di Saluzzo – continua Doronzo – pensato come “presidio sanitario sul territorio” oggi si è dimostrato una scelta che funziona, ed è stato potenziato grazie ad un rinnovo sistematico delle strumentazioni. È l’occasione giusta per rinforzare l’area delle valli dal punto di vista di altre competenze come quella diabetologica o cardiologica, grazie agli strumenti acquistati in questo periodo. Un potenziamento del genere può portare vantaggi anche alla struttura ospedaliera saviglianese, sgravandola di utenti e impegni».

Il processo di ammodernamento dell’ospedale intanto prosegue a pieno ritmo. Dopo i lavori al secondo piano dell’ala nuova, trasformata in reparto Covid. In questi giorni è in programma l’inizio dei lavori per liberare il primo piano. La leggera flessione nelle degenze della terapia semi intensiva permetterà di spostare temporaneamente tutte le degenze attualmente al primo piano, sanificare gli spazi e procedere ai lavori di rimodernamento degli ambienti.

L'Officina delle Idee e le altre associazioni che hanno dato vita alla campagna di raccolta fondi (Amici dell’Ospedale di Savigliano, Cuore in Mente, Solidali.org e Amici dell’ospedale di Fossano) avevano  già accantonato la somma necessaria (circa 20 mila euro), che si sommano ai 50 mila già spesi per climatizzazione e aria medicale, che verranno così completati  su tutta l'ala B dell'ospedale cittadino. 

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