Ospedale, il terzo piano per il Covid I posti letto del reparto salgono a 72 sanità allo stremo nella lotta al coronavirus. a saluzzo si potenzia l’attività
Si sta facendo ogni giorno più difficile la situazione all’ospedale di Saluzzo, adibito a Covid Hospital, dove da sabato scorso, è cessata completamente l’attività del Pronto Soccorso.
I pazienti che necessitano di cure urgenti, per traumi o altre patologie d’emergenza, devono dunque rivolgersi al Santissima Annunziata di Savigliano.
In primo piano, e ormai struttura di riferimento per la battaglia al Covid, l’ospedale ha visto riempirsi rapidamente anche i nuovi letti, mentre il personale, allo stremo, riesce a fatica a fronteggiare la situazione.
L’ESCALATION DEI NUMERI
Nel corso dell’estate i posti letto del reparto al secondo piano erano scesi a 16, in gran parte rimasti vuoti, anche se, va detto, c’è sempre stato qualche paziente ricoverato.
Il reparto era stato utilizzato anche per la quarantena di alcuni soggetti asintomatici o paucisintomatici (cioè con lievi patologie). Si trattava di braccianti stagionali africani che, risultati positivi al tampone, non avevano un domicilio dove poter restare in isolamento.
Con l’apertura del Covid Hotel a Centallo la situazione si era risolta. Appena in tempo però, perché, fin dal giorno successivo, i posti letto liberati dagli stagionali sono stati occupati da pazienti con sintomi.
La scorsa settimana, con l’aumento dei contagi, e la necessità di nuovi i ricoveri, erano state recuperate alcune aree del Pronto Soccorso, e portati i letti a 48. la situazione però è in rapido e continuo aggiornamento. Dopo Ceva, Mondovì e Cuneo, l’Asl è stata costretta a ricavare nuove aree per i reparti Covid chiedendo anche l’aiuto dell’esercito, che ha predisposto strutture esterne a Savigliano e al Santa Croce di Cuneo.
Ora si è aggiunto anche il terzo piano dell’ospedale di Saluzzo, finora rimasto a disposizione del personale medico in servizio al reparto Covid, con aree per il riposo, la refezione o ad uso spogliatoio. Le nuove esigenze però hanno costretto l’azienda sanitaria a ridisegnare ancora una volta gli spazi.
Tra lunedì e martedì è stato dunque aperto il terzo piano. Martedì mattina i ricoveri erano 58, ma le pressanti richieste in arrivo dalle altre strutture ospedaliere hanno accelerato i trasferimenti verso Saluzzo dei malati di Covid. Il reparto era già saturo martedì sera.
TERAPIA INTENSIVA
Restano dieci i posti letto in terapia intensiva, con altrettanti anestesisti in servizio all’interno del reparto.
La pandemia, con l’esigenza di ridurre al minimo i contatti, ha accentuato la problematica e a farne le spese, come in questo caso, sono soprattutto gli anziani, isolati sia negli ospedali che nelle case di riposo.
Sarebbe utopico pensare ad un’organizzazione perfetta perché l’emergenza stessa la rende difficile, ma qualche elemento di programmazione in più, a livello politico, poteva essere valutato, considerate le croniche problematiche dei Pronto Soccorso.