Tamponi in tenda record

Scarnafigi e Lagnasco sono i primi comuni del Distretto di Saluzzo in cui i medici di famiglia si sono resi disponibili, sulla base di un progetto approvato dalla Regione Piemonte, a effettuare i tamponi rapidi.
Spiega il direttore del distretto Gabriele Ghigo, che è anche responsabile del servizio Usca di Saluzzo: «Il sistema proposto e testato in queste prime settimane è quello ormai consolidato del “drive in”, con l’ausilio della Protezione civile locale (che non avrà alcun contatto con i pazienti) al fine di gestire e direzionare i veicoli in attesa di tampone».
Il progetto, nato come sperimentale ma ormai consolidato come modello, è il prodotto della collaborazione sinergica tra Comuni di Lagnasco e Scarnafigi, che si sono attivati per la logistica e i servizi di supporto, i medici dei due comuni, che hanno condiviso l’iniziativa coinvolgendosi attivamente, e il Distretto Nord Ovest-Saluzzo dell’Asl Cn1 che ha contribuito all’organizzazione mettendo a disposizione i materiali.
I Comuni hanno provveduto a struttura, tenda riscaldata, collegamenti, percorsi esterni, con il supporto dei volontari dei due paesi.
I medici di medicina generale provvedono a eseguire i tamponi rapidi, validare gli esiti, consegnare agli assistiti il certificato relativo all’esito, caricare gli esiti sulla piattaforma. L’Asl Cn1 fornisce invece sia i dispositivi di protezione individuale che i tamponi.
Il servizio di supporto logistico offerto dei Comuni è disponibile anche per altri medici dei comuni limitrofi, i quali, qualora intendano usufruire della struttura, dovranno prenotare telefonicamente all’ufficio comunale. Sono previste sessioni di una o due ore, ogni medico potrà effettuare indicativamente da 10 a 20 tamponi a seduta.
Dal Comune di Lagnasco è stata messa a disposizione dei medici operanti nel territorio comunale, la collaborazione di un’infermiera sulla base di una convenzione con la locale casa di riposo.
Sul modello di Scarnafigi-Lagnasco stanno hanno preso il via analoghe attività a Verzuolo e Revello. Altri Comuni potranno seguire successivamente, in base alla disponibilità dei medici di medicina generale e delle amministrazioni locali.