La Casa Cottolengo rimane aperta

La Casa Cottolengo rimane aperta
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La Casa Cottolengo di Barge resta aperta, a servizio delle donne fragili e anziane del territorio.

La notizia ha fatto tirare un sospiro di sollievo all’intera valle Infernotto dopo che è stata confermata la continuità della struttura a seguito del piano di riorganizzazione.

La Casa è autorizzata come Rsa per 20 posti letto per donne. Operano due suore, suor Maria Grazia e suor Luigia, che continuano a risiedere lì coordinate dalla direttrice suor Monica Gadda e dalla superiora della comunità, insieme a personale laico qualificato. 

 «La Piccola Casa - spiega il Padre generale don Carmine Arice - continua a mettere a disposizione le proprie opere, secondo i bisogni e le modalità diverse, per accogliere le persone più fragili, anziane o con diversi tipi di disabilità, ribadendo l’impegno a porre al centro la persona attraverso la promozione della vita nella migliore qualità possibile». 

 In occasione della festa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, lo scorso 30 aprile, le suore e gli operatori della Casa di Barge, dopo la messa hanno organizzato nel parco della struttura un momento conviviale con gli ospiti.

LA STORIA DELLA CASA

La vicenda locale della Casa Cottolengo si ricollega a quella del Canonico don Marco Domenico Pettinotti. Era nato a Barge il 9 agosto 1834 in una ricchissima famiglia e dopo aver frequentato gli studi in Giurisprudenza ed essere divenuto avvocato civilista decise, all’età di 45 anni, di abbandonare tutto per dedicarsi alla vita ecclesiastica.

Da multimilionario quale era, divenuto sacerdote, si ritirò in due stanze e iniziò a distribuire i propri beni per edificare opere religiose.

Fra le tante, la più grande consistette nella costruzione della Piccola Casa della Divina Provvidenza: di fronte al sempre crescente fenomeno dei “trovatelli” che caratterizzava quell’epoca, il Canonico Pettinotti decise di adibire il fabbricato a uso di orfanotrofio, attribuendo allo stesso il nome di “Ospizio San Domenico”. Le prime suore arrivarono a Barge nel 1894.

Nei decenni successivi si sono susseguiti numerosi cambiamenti: dalla costruzione della cappella, alla ristrutturazione negli anni ‘90, fino all’autorizzazione dell’Asl per l’assistenza degli anziani.

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