All’Itis la Germania di Nava
“Storia della Germania dopo il muro. Dall’unificazione all’egemonia in Europa” è il titolo dell’ultimo libro di Massimo Nava, scrittore ed editorialista del “Corriere della Sera”, ospite dell’Istituto Denina-Pellico-Rivoira giovedì scorso in videoconferenza, nell’ambito delle attività di educazione civica. Con straordinaria lucidità di pensiero, Nava ha aperto squarci di luce sulla storia degli ultimi decenni e sull’attualità internazionale.
Il suo racconto prende le mosse dalla casualità di un piccolo episodio che ha cambiato la storia: il 9 novembre 1989 si trova al Centro Internazionale della stampa di Berlino quando arriva la notizia che sono stati concessi i permessi di viaggio per uscire dalla Germania Est. Ne nasce una reazione a catena con eventi imprevedibili e dirompenti come la caduta del Muro, l’unificazione del Paese, il crollo dei regimi comunisti nell’Europa dell’Est.
La cancelliera Angela Merkel ha portato la Germania a diventare la potenza egemone in Europa, anche con scelte politiche e sociali: l’integrazione, l’accoglienza, l’europeismo, l’ecologia. La sua reazione alla pandemia è sintetizzata nella frase: “Nessuno si salva da solo”. L’emergenza ha unito i Paesi europei, l’Unione europea è vista come opportunità di collaborazione, i fondi contribuiranno alla sopravvivenza delle nostre economie. Ogni singolo Paese europeo è piccolo se confrontato con l’economia mondiale e i colossi come la Cina e gli Stati Uniti (dove l’elezione di Jo Biden fa sperare in rapporti più distesi), ma l’Europa è pur sempre il “luogo dove si vive meglio al mondo”, nonostante i problemi da affrontare.
Un ruolo importante spetta ai giovani, la “generazione Erasmus”, attenti alla tecnologia, all’ambiente, che devono stare in guardia dai condizionamenti dei social network e dai pericoli degli estremismi.