Alunni italiani lasciano Dronero Boom di iscrizioni nelle frazioni
Nel capoluogo alta percentuale di stranieri, si perde una classe
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C’è un’agenda piena di temi importanti e sentiti a Dronero. Superate le polemiche per il mancato Carnevale, due docce fredde sono arrivate nell’arco di pochi giorni a movimentare la ritrovata quiete nel palazzo comunale di via Giolitti: la perdita di una classe elementare a favore di quelle di periferia e l’annuncio della chiusura dell’istituto Le Perle.
Per l’anno scolastico 2025/2026, infatti le iscrizioni nei plessi di Pratavecchia e Villar San Costanzo registrano un notevole incremento di bambini italiani, che sono la quasi totalità, mentre nella scuola centrale di piazza Marconi la percentuale di alunni stranieri ha raggiunto l'80%.
Per superare il fenomeno della segregazione scolastica Simone Demaria, insegnante all'istituto comprensivo Giolitti di Dronero, ha proposto una iscrizione collegata alla territorialità: ovvero ognuno iscrive il proprio figlio in base all’indirizzo di residenza della famiglia. Questo principio garantirebbe una distribuzione equilibrata degli alunni e un ambiente scolastico realmente inclusivo. L'obiettivo è quello di superare pregiudizi e diffidenze, creando una scuola davvero inclusiva, capace di valorizzare le differenze come una risorsa, e non di vederle come un ostacolo.
Il sindaco Mauro Astesano ha affrontato il tema in occasione della kermesse culturale organizzata nel weekend nell’ambito de Il Ponte del Dialogo: «Quasi il 18 per cento della popolazione è straniera. Qui tante aziende richiedono manodopera, siamo un paese che racchiude una buona fetta di mondo. Grazie al lavoro di tante associazioni la difficoltà della convivenza è stata affrontata».
Il primo cittadino parla di convivenza e non di integrazione, per la quale il cammino, ammette, è ancora lungo.
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