«Aspettiamo le aule da dieci anni La Provincia concluda quel cantiere» soleri bertoni Dura lettera del collegio docenti sui ritardi nella consegna dei locali. I nuovi spazi erano attesi per Natale
«Anche questo Natale non ci porterà le aule che attendiamo da anni». Il collegio docenti e il consiglio d’istituto del liceo Soleri Bertoni di Saluzzo commentano con amarezza lo stato dei lavori alla caserma Musso, dove il cantiere della Provincia, aperto un paio di mesi fa, dopo anni di attesa, procede con fatica.
«Venerdì scorso - spiega la dirigente Alessandra Tugnoli -, si è svolto il nuovo salone dell’orientamento saluzzese, e la nostra scuola ha riscosso una buona attenzione. Al Soleri Bertoni però, istituto con mille studenti e dove le iscrizioni sono cresciute nel tempo con progressione costante, dobbiamo ancora spiegare alle famiglie e ai nuovi studenti che continuiamo a non avere le aule da anni promesse dalla Provincia e mai allestite. La caserma Musso ha spazi ampi e sufficienti per ospitare la nostra scuola, che occupa tre ali dell’edificio al piano terra e al primo piano, mentre il secondo, a noi destinato da anni, resta ancora inagibile».
La scorsa estate, in vista della riorganizzazione degli spazi scolastici, la Provincia aveva “stralciato” dall’intervento di circa un milione e mezzo di euro programmato sull’istituto, il lotto inerente la sistemazione di sei nuove aule, garantendo l’avvio immediato dei lavori e la consegna degli spazi entro fine anno.
Dagli uffici provinciali spiegano che il bando d’appalto è stato pubblicato in tempi record e che il cantiere è stato aperto nel rispetto del cronoprogramma.
«Il cantiere è in corso - dicono dal settore Istruzione -, ci sono però tempistiche contrattuali e di cantiere da rispettare. Non siamo fermi, ma in una fase di confronto; dobbiamo prima procedere con i lavori edili nel migliore dei modi. La nostra intenzione è ovviamente quella di consegnare il cantiere prima possibile, eseguendo i lavori a regola d’arte. Teniamo alla scuola di Saluzzo, lo abbiamo dimostrato con i precedenti cantieri».
Intanto, però, il Soleri è l’unica scuola saluzzese che ad inizio anno scolastico, per mancanza di spazi, aveva dovuto ricorrere, fin da settembre, all’alternanza delle classi tra didattica in presenza e didattica a distanza.
«Noi abbiamo ogni volta creduto - continuano i docenti -, con grande fiducia, che le promesse sarebbero state mantenute e che finalmente avremmo potuto smettere di far ruotare le classi, occupando ogni spazio disponibile, e abbiamo accettato di cominciare l’anno scolastico con la parziale alternanza di didattica a distanza e in presenza per una parte degli studenti. Malgrado il disagio, ci siamo sempre impegnati per garantire ai ragazzi una scuola di qualità, perché pensiamo che questo sia il compito essenziale e insostituibile dell’istituzione scolastica. Per questo vorremmo attenzione e chiediamo di promuovere ogni azione per realizzare concretamente le aule».