«Caro sindaco, ecco le nostre idee per Saluzzo capitale della Cultura»

«Caro sindaco, ecco le nostre idee per Saluzzo capitale della Cultura»
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C’è chi ha proposto un “camping medievale”, chi delle passeggiate a cavallo e chi ancora un Monviso in miniatura per insegnare ai ragazzi a scalare le montagne e conoscere il Re di Pietra anche senza salire ai tremila metri di altitudine.

Sono alcune delle tante idee inserite nel dossier che gli allievi della Pivano hanno consegnato al sindaco, quale progetto per accompagnare il percorso di candidatura di Saluzzo a capitale della Cultura.

Obiettivo dei promotori del progetto è quello di coinvolgere, il più possibile, i ragazzi e i giovani nel processo di costruzione della candidatura e delle tante iniziative che dovranno essere messe in campo nei prossimi anni per arrivare a giocarsi la vittoria contro una decine di altre città italiane candidate allo stesso titolo.

Il percorso di inclusione delle scuole e degli istituti superiori cittadini e del territorio saluzzese sta per essere lanciato nelle prossime settimane, ma una classe della scuola primaria di Saluzzo ha bruciato tutti sul tempo.

Si tratta delle due sezioni (A e B) della quarta elementare del plesso “Mario Pivano”, la scuola che, dopo le restrizioni imposte dalle regole sanitarie, è temporaneamente ospitata all’interno dell’ex tribunale.

«Caro signor sindaco, ecco le nostre idee per Saluzzo Monviso 2024».

Inizia così la lettera che accompagna il grande pacco recapitato nei giorni scorsi al primo cittadino Mauro Calderoni.

Gli allievi delle quarte hanno le idee chiare per “Saluzzo Monviso 2024”. Per questo hanno realizzato il loro progetto di capitale italiana della cultura, con tanto di mini dossier e gadget in 3D. Il tutto confezionato con un packaging esclusivo, autoprodotto. Sullo scatolone recapitato al sindaco e al comitato promotore della candidatura è stato anche riprodotto il logo del Monviso, colorato in rosa e verde, diventato emblema della candidatura.

«Questi ragazzi mi hanno sorpreso - commenta Calderoni -. Hanno racchiuso nel loro lavoro moltissimi significati: una progettualità che guarda al futuro, la voglia di creare qualcosa di nuovo che parli ai giovani, la capacità del saper fare artigiano, con il loro lavoro realizzato manualmente. Per me e per tutto il gruppo di lavoro è un bellissimo segnale: il percorso di Saluzzo Monviso 2024 è per tutti e con tutti, anche per questi giovanissimi che saranno il futuro della Terra nel 2030 e oltre».

Il materiale, soprattutto il dossier che racchiude le idee sviluppate dai ragazzi, sarà esaminato dal comitato della candidatura. In questi giorni è allo studio, tra i dirigenti degli istituti del territorio, il percorso di iniziative che caratterizzerà il prossimo anno scolastico.

La dirigente dell’istituto comprensivo saluzzese, Leda Zocchi, nel ringraziare i ragazzi per il lavoro svolto, ha sottolineato: «Mi auguro che il lavoro di candidatura ci veda coinvolti e speriamo di riuscire a guadagnare questo importante riconoscimento per mettere ancora più in rete il nostro territorio».

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