Consegnato al liceo Soleri Bertoni il primo premio del concorso Unesco

Consegnato al liceo Soleri Bertoni il primo premio del concorso Unesco

Sabato scorso l’istituto Soleri Bertoni di Saluzzo ha ospitato la premiazione del 9° Concorso nazionale promosso dalla Federazione Italiana delle Associazioni e Club per l’Unesco, il cui titolo è: “Agire i diritti umani” – I Diritti del Fanciullo: 30 anni di storia, quale futuro in Italia e nel mondo?”

La professoressa Maria Paola Azzario, presidente del Centro di Torino dell’Unesco, ha premiato due alunne del liceo saluzzese: Michela Civalleri, oggi frequentante la classe 5B, vincitrice nazionale con un elaborato sul tema dell’infanzia, e Anna Fea, diplomatasi la scorsa estate, a cui è andata una menzione di merito.

Sono intervenuti, in presenza, l’onorevole Monica Ciaburro e il garante regionale per i detenuti Bruno Mellano, ma non sono mancati gli interventi, a distanza, da parte dei responsabili regionali del mondo della scuola e delle autorità amministrative locali, alla presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine e delle autorità religiose.

A impreziosire il momento, le relazioni della dottoressa Ylenia Serra, garante per l’infanzia e l’adolescenza del Piemonte, e della dottoressa Loredana Cirillo, del centro Minotauro di Milano. Una nota di merito va ai due video preparati dalle classi del liceo Soleri Bertoni: “I diritti dell’infanzia”, realizzato dalla classe 4B, e “Mani che diventano carezze”, preparato dalla classe 5B

«In un periodo in cui il dibattito civile sulla scuola fa emergere spesso  lati oscuri dell’educazione – ha detto la dirigente scolastica, professoressa Alessandra Tugnoli -, considerando la Dad come tempo perso, pertanto da recuperare, queste classi ci hanno dato una dimostrazione dell’esatto contrario. La scuola, almeno tra queste mura reali e gli spazi virtuali, ha continuato ad essere viva e vitale, perché anche la comunicazione tra insegnanti e studenti  ha mantenuto la sua missione fondamentale della condivisione, della costruzione del sapere, utilizzando tutte le risorse a disposizione».

«Una vera lezione di educazione civica – ha proseguito la professoressa Nadia Miretto, autentico “deus est machina” del progetto, che ha seguito e coordinato il lavoro delle studenti saluzzesi – fatta di tutte quelle “life skill” di cui la letteratura pedagogica e psicologica si fa portavoce,a volte sul piano forse troppo teorico ,senza riscontri esperienziali. Le classi si sono documentate, hanno studiato, si sono divisi i ruoli. Hanno fatto emergere le cosiddette capacità nascoste, dando origine a due prodotti veramente originali e creativi nati dal loro sentire comune, dal desiderio di essere gruppo, dimostrando forse che proprio dalla crisi  e nella crisi nascono intuizione, creatività e strategie». Sorpresa, graditissima, anche il video commento della professoressa Maria Rita Parsi, che ha valorizzato il lavoro della classe 5B, “Mani che diventano carezze”, liberamente ispirato ad un suo  testo dal titolo: “Le Mani sui Bambini”. «Un’altra grande soddisfazione, che invita studenti ed insegnanti a perseguire con determinazione obiettivi di cultura e di formazione ad altissimo livello» ha sottolineato la prof Miretto.

«Abbiamo vissuto un evento importante per la scuola e per la comunità – ha detto Tugnoli durante il commiato – che ci auguriamo possa essere di aiuto anche alla candidatura di Saluzzo come Città Capitale italiana della cultura per il 2024. Questo perché l’istruzione non può essere disgiunta dalla cultura e dalla socialità».